Pensioni in Trentino

Allarme povertà anche tra i pensionati trentini. Secondo uno studio del servizio statistica della Provincia, spiega in una nota Enzo Gasperini, segretario generale dello Spi Cgil, nel 2011 erano poco meno di 60.000 le pensionate e i pensionati in provincia che non percepivano neppure mille euro al mese I tuoi commenti 

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TRENTO - Secondo l'Istat nel 2012 il 42,6% dei pensionati italiani non percepisce assegni previdenziali superiori a 1.000 euro al mese. Una percentuale non molto diversa da quella che si registra in Trentino.

 

"Secondo uno studio del servizio statistica della Provincia - spiega infatti in una nota Enzo Gasperini, segretario generale dello Spi Cgil del Trentino - nel 2011 erano poco meno di 60.000 le pensionate e i pensionati in Trentino che non percepivano neppure mille euro al mese. Sono quindi ben il 42,3% dei circa 142.000 pensionati della nostra provincia quelli che in Trentino fanno affidamento su trattamenti ancora troppo miseri per vivere".

 

Per Gasperini ci sono margini per nuovi interventi della Giunta a favore dei pensionati. "Siamo consapevoli - aggiunge il segretario dello Spi - del fatto che la Provincia con misure quali l'assistenza odontoiatrica o gli assegni di cura abbia esteso i perimetri del welfare nazionale. Ma oggi urgono misure per garantire un miglioramento della condizione economica delle pensionate e dei pensionati in Trentino, a partire dall'indicizzazione dell'Icef".

 

"C'è poi la questione del carico fiscale - incalza il sindacalista -. Il taglio Irpef annunciato dal Governo Renzi non riguarda i pensionati. Così chiediamo alla giunta provinciale di confermare il taglio dell'addizionale Irpef regionale almeno per i pensionati". 

 

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