«Nei cantieri edili spopola lavoro nero»

«La perdita maggiore di ore in edilizia - spiega l'imprenditore Tiziano Nerobutto - viene dal fatto che non vengono denunciate, che nei nostri cantieri lavora oramai più gente irregolare che regolare, mentre manifestate fuori dai cancelli dei cantieri, dentro si lavora 10, 12 ore al giorno sabato-domenica compresi anche nella nostra bella terra trentina»

di Francesco Terreri

ediliziaTRENTO - Assoartigiani sottolinea che l'accordo dell'altro giorno sulla staffetta generazionale in edilizia, che prevede un ulteriore sostegno dalla Cassa edile ai lavoratori vicini alla pensione che scelgono di fare il part-time in cambio di nuove assunzioni di giovani tra 18 e 35 anni da parte dell'azienda, potrà essere esteso ad altri settori.
Proprio sulla Cassa edile, però, interviene in polemica con i sindacati Tiziano Nerobutto, titolare dell'omonima azienda edile. «Non vigila per niente - denuncia l'artigiano - La perdita maggiore di ore in edilizia viene dal fatto che non vengono denunciate, che nei nostri cantieri lavora oramai più gente irregolare che regolare, mentre manifestate fuori dai cancelli dei cantieri, dentro si lavora 10, 12 ore al giorno sabato-domenica compresi anche nella nostra bella terra trentina».  
Intanto dice la sua sulla crisi nell'edilizia l'imprenditore Tiziano Nerobutto:
"Non vi sono dubbi sulla perdita di posti di lavoro, ma il termometro non è sicuramente le ore denunciate alla cassa edile, che non vigila proprio niente, ma costa alle imprese mediamente euri 2,00 ora, per prestazioni integrative che per la maggior parte non interessano neanche ai lavoratori, premio ape a parte.

La perdita maggiore di ore viene dal fatto che non vengono denunciate, che nei nostri cantieri lavora oramai più gente irregolare che regolare,  mentre manifestate fuori dai cancelli dei cantieri, dentro si lavora 10, 12 ore al giorno sabato-domenica compresi anche nella ns bella terra trentina, a euro 3,00 ora tutto compresom equivalente a poco più del solo contributo cassa edile per un lavoratore regolare.
Oramai un lavoratore edile regolare raggiunge costi che superano i 30,00 euro ora, nudi, poi  GIUSTAMENTE bisogna dotarli di tutto, dispositivi di sicurezza, mezzo di trasporto,pasto, e ( pernottamento quando necessario), visite mediche, corsi obbligatori per sicurezza, trasferta, ecc. ecc. e così facendo si arriva a superare i 36,00 ora!
Giusto per capirci: un operaio comune edile regolare che percepisce uno stipendio netto annuo (escluso trasferte) di euro 15.000,00 circa, alla propria azienda ne costa 54.000,00 esclusi i costi sopracitati, 37.000,00 euro anno vanno allo stato o suoi istituti.

Colgo l'occasione per rimarcare fortemente che le trattenute su busta paga del lavoratore, vengono PAGATE dal datore di lavoro! sempre in anticipo, di mesi rispetto gli incassi e sopratutto anche se il lavoratore non ha prodotto reddito all'impresa ! di fatto è una tassa sul lavoro regolare! 
Quindi questi signori apparsi nell'articolo come possono venire a chiedere soldi alle imprese? Chi gli dà il diritto di fare pure gli indignati? considerato che se siamo ridotti così larghi meriti se li devono accollare?
Non si sono accorti questi, che la perdita maggiore è la perdita della legalità nel lavoro? Hanno mai considerato che i per i controlli sul lavoro in italia sono impiegati tante risorse in un anno, quante in una sola domenica di campionato di calcio?

Non hanno ancora capito che con il DURC (documento unico per la regolarità contibutiva) si "beccano" solo dei poveri sprovveduti che non ce la fanno a pagare gli oneri contributivi mentre i grandi gruppi lo usano ad arte?, e la cassa edile che li rilascia? Se la pone qualche domanda? Considerata la tassazione che subisce il lavoro non ci arrivano che si deve dimezzare almeno?
Non si è capito che il lavoro in italia ce n'è fin che si vuole ma nessuno se lo può più permettere? Cosa deve succedere ancora per capire che il problema sta tutto qui? .
Il costo del lavoro inteso come tassazione sia chiaro, è la causa, della mancanza di investitori stranieri, dell'esilio delle aziende manifaturriere, del proliferare delle partita Iva finte, e dell'esponenziale aumento del lavoro nero, poi aggiungiamoci un sindacato arretrato, fermo, arrogante e, dal contenuto dell'articolo, assai distratto. Il lavoro merita veramente maggiori attenzioni.

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