Prezzi, nuova frenata rispetto ad aprile -0,1%

Per il secondo mese consecutivo in Trentino calano i prezzi, anche se di poco, rispetto al mese precedente»: -0,1%. Il tasso medio dell'inflazione relativo alla città di Trento nel mese di maggio 2013 si assesta dunque al 2,6% a conferma di un trend in calo che prosegue dall'inizio dell'anno

Per il secondo mese consecutivo in Trentino calano i prezzi, anche se di poco, rispetto al mese precedente»: -0,1%. Il tasso medio dell'inflazione relativo alla città di Trento nel mese di maggio 2013 si assesta dunque al 2,6% a conferma di un trend in calo che prosegue dall'inizio dell'anno.
Le rivelazioni sono del Servizio statistica della Provincia. «Nel mese di maggio 2013 - si legge nel report di giugno - l'indice di prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati, con base 2010 = 100, relativo alla città di Trento  è risultato pari a 106,8 con una variazione del -0,1% rispetto al mese precedente e del +1% nei confronti dello stesso mese dell'anno precedente».
Anche ad aprile i prezzi erano scesi dello 0,2 rispetto al mese si marzo. È un trend più marcato rispetto ai dati nazionali dove da due mesi i prezzi invece sono inchiodati sullo zero. Nel resto del Paese comunque il tasso medio dell'inflazione resta più basso: a maggio si colloca al 2,3%.
Il contributo maggiore al raffreddamento dei prezzi nel capoluogo lo hanno dato le voci«comunicazioni», «trasporti», ma anche «abbigliamento e calzature», beni o servizi scesi rispettivamente rispetto al mese precedente dello 0,4 (-2,4% nel confronto con maggio 2012), dell'1,1% (-0,6 se raffrontato al maggio 2012) e 0,1% (-0,8 su maggio 2012). In contrazione anche le voci «ricreazione e cultura» (-0,8% su aprile) e «altri beni e servizi» (-0,7%). Fermi sullo zero invece «istruzione», «servizi sanitari» e «bevande, alcolici e tabacchi».
Sembra essersi interrotta la corsa di una voce rilevante nel bilancio mensile di una famiglia media: quella per «abitazione, acqua, elettricità e combustibili». I prezzi di questo comparto a maggio sono scesi rispetto al mese precedente dello 0,1% dopo aver galoppato per molto tempo, come conferma il tasso medio che si attesta al 5,6%. Anche i «trasporti», pur con la decisa frenata dell'ultimo mese, mantengono un tasso medio di crescita notevole (4,1%). Gli unici settori che registrano tassi medi (dunque trend costanti) negativi sono «comunicazione» (-2,3%) e «ricreazione e cultura» (-0,2%).
Il trend dei prezzi al consumo del Trentino per molte voci ricalca quello nazionale. Con alcune eccezioni. È il caso, per esempio, dei «servizi sanitari» che a Trento in un anno sono aumentati in media del 3,4% mentre nel resto d'Italia crescevano solo dello  0,2%.
Quanto al carrello della spesa, cioè gli «alimentari», la crescita rispetto ad aprile è dello 0,4% (con tasso medio del 3,8%). Ma in questa categoria si nascondono dinamiche diverse: i prezzi della la frutta fresca in Italia, anche a causa maltempo, sono schizzati all'insù: +6,8% su base mensile, +9,4% su base annua.

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