TRENTO - Si attesta su 62 milioni di euro il volume d'affari nel 2011 del Superstore Coop (in leggero calo, ndr). Lo ha reso noto il presidente del Sait, Renato Dalpalù, presentando il bilancio dei primi dieci anni di vita dei due superstore di Trento e Rovereto. Il 30% delle vendite riguarda le offerte, che si traducono in un risparmio annuo per i consumatori di 7 milioni e mezzo di euro, ha aggiunto Dalpalù. 

Nei primi dieci anni di vita il personale dipendente è passato da 99 unità a 260 e negli ultimi tre anni sono state assunte 21 persone. "In tempi di crisi - ha sostenuto Dalpalù - il superstore, che per dimensioni può esistere anche dentro la città , diventa conveniente. L'ipermercato che è sempre fuori dal centro urbano diventa impegnativo anche per il costo del carburante usato negli spostamenti. In futuro sapremo tenere l'offerta competitiva del superstore, se saremo in grado di accettare la flessibilità".

"In tempi di recessione gli ipermercati soffrono e i negozi al dettaglio subiscono gli effetti di un consumo più razionale, mentre la formula del superstore, grande distribuzione organizzata (Gdo) con taglio medio di superficie che non supera i 4.500 metri quadrati, tiene", ha sottolineato il presidente di Trento Sviluppo srl, Giorgio Fiorini, società partecipata al 50% da Sait, il Consorzio delle cooperative di consumo trentine, e Coop consumatori Nord est, ideatrice del format del superstore.