Mele, previsto un calo  del 9% rispetto al 2011

Come di consueto, i produttori di mele europei si sono riuniti ad inizio agosto – quest’anno a Tolosa in Francia - per presentare e commentare le previsioni di produzione di mele per la stagione entrante. Le previsioni di produzione per il 2012 riportano un volume di mele di 9.739.000 ton., con una riduzione del 9% rispetto alla produzione consuntiva del 2011 e del 7% sulla media produttiva del triennio 2009-2011 

_DSC2727_5704744.jpgTRENTO - Come di consueto, i produttori di mele europei si sono riuniti ad inizio agosto – quest’anno a Tolosa in Francia - per presentare e commentare le previsioni di produzione di mele per la stagione entrante. Le previsioni di produzione per il 2012 riportano un volume di mele di 9.739.000 ton., con una riduzione del 9% rispetto alla produzione consuntiva del 2011 e del 7% sulla media produttiva del triennio 2009-2011.

 

Questo dato scaturisce da una situazione piuttosto eterogenea tra i diversi paesi, riconducibile in larga misura agli effetti delle gelate di inizio aprile nei paesi produttori della parte occidentale della Comunità Europea, rispetto all’Est Europa che non è stata interessata da questo fattore.

Tra i paesi della “vecchia” Europa, spicca la Francia, con un -32% di produzione, che porta il volume atteso di mele ad 1.151.000 ton.  Ma ragguardevole è l’abbassamento di produzione previsto per Austria (-23%), Belgio (-30%), Olanda (-23%), e Spagna (-24%).


La Germania, tradizionale mercato per le mele italiane, contiene l’abbassamento di produzione nel 3% e si presenta quindi all’apertura della campagna 2012 con una buona capacità di approvvigionamento interno. La Polonia, è il paese che ancora una volta condiziona in misura maggiore l’andamento delle produzioni comunitarie , con un aumento previsto del 12% che riequilibra in una certa misura le previsioni per il raccolto 2012. Va peraltro segnalata un volume considerevolmente superiore di mele destinate alla trasformazione (55%) rispetto al 2011 (45%), che determina in effetti una diminuzione dei frutti per il mercato fresco rispetto all’anno precedente.
Spicca anche il recupero di produzione dell’Ungheria, che si riporta intorno ad un volume normale di produzione.

L’area della Comunità Europea a15 paesi e i nuovi paesi dell’Est della Comunità Europea si presentano quindi sul mercato con trend in netto contrasto, con un abbassamento di produzione del 18%  nel primo caso ed un aumento dell’11% per l’Est Europa.
 

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