Teatro / Evento

A Trento la comicità della Pozzolis Family: dai social al palco, così sono diventati influencer

Domenica all’Auditorium Santa Chiara con il loro show «La grande fuga». Fra consigli su come allevare i figli e il «tener duro come coppia» anche quando ci sono i bambini

di Fabio De Santi

TRENTO. La sigla è «The Pozzolis Family», la sostanza è quella del duo di comici formato da Alice Mangione e Gianmarco Pozzoli, insieme sul palco ma anche nella vita, attesi domenica 29 maggio all'Auditorium con il loro nuovo show "La grande fuga" (ore 21; biglietti ancora disponibili).

Dai social network, che li hanno consacrati tra i più importanti family influencer italiani, al piccolo schermo (di recente sono stati fra i protagonisti di "Lol" su Amazon), ai libri, al teatro i due raccontano il loro quotidiano trattando tematiche correlate al mondo della genitorialità. E lo fanno, ce lo racconta Alice Mangione, è un un tono veritiero, ironico e irriverente, decisamente lontano dagli stereotipi della “famiglia perfetta”.

Perché "La grande fuga"? Da cosa provate a fuggite?

"Tutto lo spettacolo è un excursus sulle cose da cui scappiamo o meglio su quelle da cui non riusciamo proprio a scappare. Ci concentriamo più che altro su tutte le piccole cose che nel quotidiano ci tengono lontano dalla felicità. Proveremo a scappare per un’ora e mezza per poi concludere lo spettacolo con un rito (passami il termine) purificatorio durante il quale inviteremo il pubblico a liberarsi e ad avvicinarsi a una versione di sé un po’ più serena".

Quali le caratteristiche della vostra family?

"A teatro portiamo una nostra versione diversa da quella che la gente conosce tramite i social. Noi siamo due bestie da palco e nei 16:9 di un telefono riusciamo a far emergere meno, lì ci concentriamo di più sugli aspetti familiari mentre a teatro facciamo un grande show per valorizzare l’individuo più che la famiglia, diciamo che in questa versione dei nostri figli ci portiamo solo la foto nel portafoglio".

Ma è così difficile essere genitori oggi?

"Per me lo è molto perché capitiamo nella generazione che è un po’ di contrappasso rispetto a come si è stati genitori nell'immaginario collettivo per tanti anni. Siamo dei genitori più consapevoli e per questo più spaventati che stanno cercando un loro ruolo all’interno della società dove vogliamo essere realizzati professionalmente, comprensivi, amici, pazienti, non picchiamo i bambini perchè abbiamo molti più strumenti a disposizione e quindi è più difficile rispetto al passato".

Marito e moglie nella vita e anche in scena.

"Far coincidere tutti i nostri ruoli è un bell’esercizio. Tenere duro come coppia, genitori e come soci non è sempre facile ma per fortuna facciamo tanti aperitivi".

Il vostro format comico ha radici nei video sul web: vi aspettavate tutto questo successo con milioni di clic?

"Per come è iniziato il nostro progetto non ci aspettavamo che andasse così: sia io sia Gianmarco eravamo comici, attori e scrittori che lavoravano separatamente e questo progetto è stato inaspettato ma siamo stati felicissimi di come è andata anche perché da sette anni a questa parte è diventato il motore principale delle nostre produzioni. Adesso però è arrivato il momento di tornare al nostro primo amore che è il palcoscenico per dimostrare anche quello che eravamo prima della Pozzolis Family".

Siete considerati fra i più importanti family influencer in Italia: non vi spaventa questo ruolo?

"Mi fa ridere questa definizione perchè credo ci sia differenza tra chi influenza e chi crea contenuti, sono proprio due mestieri diversi. Veniamo messi in questa categoria anche se penso che non abbiamo intenzione di dire alle persone “fate come noi”, abbiamo molto da raccontare ma solo per condividere la nostra esperienza e per riderci su".

Come sono andate le cose in tv a "Lol: chi ride è fuori"?

"Ci siamo divertiti ma la persona che si sta divertendo di più è il nostro psicologo perché il trauma di non poter ridere davanti ai nostri colleghi è ancora vivo dentro di noi".

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