Musica / Live

Ad Arco arriva il «Capitalismo magico»: Guenzi e Borghesi in uno spettacolo fra riflessione sui sistemi e narrazione personale

Al Cantiere 26 questa sera il cantante de «Lo Stato Sociale» in una performance al pianoforte. Citando la Thatcher, pensando al futuro

di Fabio De Santi

ARCO. Ci sarà anche una delle figure più apprezzate della scena musicale italiana del terzo millennio, leggasi Lodo Guenzi, questa sera, alle 21, sul palco esterno del Cantiere 26 di Arco. Il cantante bolognese, fra le anime della band Lo Stato Sociale, è infatti uno dei due protagonisti, insieme a Nicola Borghesi, del concerto spettacolo “Capitalismo magico” a cura della compagnia Kepler-452.

Un appuntamento che rientra nella rassegna “Aspettando. Chi è di Scena?” di Cantiere 26, curata dallo scenografo arcense Riccardo Tabilio.

«There is no alternative amava ripetere Margaret Thatcher, riferendosi al capitalismo. Non c’è alternativa. A noi che abbiamo trent'anni oggi non ce lo hanno nemmeno mai detto, tanto era evidente». Nicola Borghesi e Lodo Guenzi in “Capitalismo magico” partono da questo assunto per costruire uno spettacolo che intreccia pezzi d'attore e canzoni, storie dell'Italia degli Anni Dieci e vicende personali.

“L’impressione di avere intorno un sistema basato unicamente sul principio di scambio è un dato quasi generazionale” dicono i due attori, che si esibiscono fianco a fianco sul palcoscenico ma che sono anche amici nella vita, amici d’infanzia. Il principio di scambio, ossia l'idea che basti pagare per avere qualcosa, e che tutto sia un «servizio», è talmente introiettato nelle persone, da rischiare diventare l’alfabeto naturale delle relazioni: affettive, familiari, di amicizia.

Capitalismo magico si chiede se esiste qualcosa nella realtà che non risponda al mantra del dare-avere. Qualcosa di altro, di misterioso, di magico.

Tanta la curiosità per questa strana coppia formata da Lodo Guenzi ascoltato con Lo Stato Sociale sul palco dell'Ariston all'ultima edizione di Sanremo e Nicola Borghesi attore e drammaturgo già ospite di Cantiere 26 la scorsa primavera a fianco dello scrittore Paolo Nori.

Sulla genesi di questo spettacolo in un'intervista Lodo Guenzi ha raccontato: “Tutto è iniziato nel 2019 quando Radiotre ci ha chiesto uno spettacolo per la festa della rete. Abbiamo deciso di usare un pianoforte e le nostre parole per raccontare la visione del mondo di due trentenni. Ci troviamo alla fine della prima parte della nostra vita durante la quale ci siamo arrabattati in una qualche forma di carriera. Adesso si tratta di capire cosa fare da grandi. Il sistema ti chiede di entrare nel mercato, anche se una parte di te non ci vorrebbe essere e non vorrebbe pagare il conto”. I biglietti sono prenotabili su cantiere26.it e si ritirano mezz'ora prima dello spettacolo al costo di 10 euro.

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