Gogol Bordello all'Owl festival Stasera l'eruzione al PalaTrento

di Fabio De Santi

Sono i Gogol Bordello, eroi globali del gipsy punk rock, gli headliner della prima serata dell'Owl festival che si apre oggi , intorno alle 17.30, nel piazzale del PalaTrento.

Quello organizzato dai ragazzi dell'H-demia è un festival, arrivato alla sua seconda edizione dedicato a quel gufo (owl appunto in inglese) che domina i cieli della città di Trento: due giorni di musica, oggi e domani, dal pomeriggio fino a tarda notte con oltre dodici ore di live e lo spazio «Holi in tour» 

Oggi si inizia con la selezione del dj Matteo Carbonaro seguita dalla The Homeless Band, il primo gruppo proposto dal festival in collaborazione con il contest Upload. 
On stage poi gli (Eravamo) Sunday Drivers una delle ska band più note della scena regionale che punteranno sul loro ultimo cd «Dentro casa» con dieci tracce suonate da Federico Bortoli, Alessandro Vaccari, Giacomo Coser, Fabrizio Lettieri, Federico Reich e Andrea La Ganga. Altra band targata Upload sono gli Ellis di Trento che daranno qualche anticipazione del loro cd in cui si intrecciano un pop energico e catchy dalle venature funk e soul.

A riscaldare l'atmosfera in attesa dei Gogol Bordello ci penseranno i Next Point, rock band del Primiero con il loro sound grintoso e un cantanto in italiano ma soprattutto Joe e i fratelli il gruppo scelto dai Gogol per aprire le loro tre date italiane. La band friulana punterà sul proprio sound inconfondibile, che mescola sapientemente lo ska e il raggae ad una certa canzone melodica popolare che ha fatto la storia musicale del nostro Paese.

Poi spazio ad uno show che si annuncia fin d'ora travolgente con i Gogol Bordello il gruppo guidato dal frontman Eugene Hut: «Assistere ad un concerto dei Bordello - raccontano le note che accompagnano il tour della band - è infatti un'esperienza folle, esaltante, devastante e catartica. Arrivato in un circo punk, il pubblico viene letteralmente spazzato via dall'energia inarrestabile che arriva dal palco, tanto che a malapena ci si rende conto che come è cominciato il concerto è anche finito: sono tutti troppo presi dall'euforia di una danza sporca, casuale, scatenata e piena di entusiasmo per far caso al tempo che passa». 

Ogni brano durante le loro esibizioni si evolve e cambia forma, siano essi tratti da «Super Taranta» (2005) che da «Gispy Punks» (2007) o dall'ultimo «Pura Vida Conspiracy» o, ancora, da uno degli album precedenti: sull'onda dell'energia cambiano gli arrangiamenti, si aggiungono elementi, se ne perdono altri e tutto diventa un festoso caos. 

La missione dei Gogol Bordello è, secondo le loro stesse parole, «trascinare il pubblico fuori dalla palude dell'estetica postmoderna e portarlo verso nuove forme di energia con frammenti gipsy, fisarmoniche slave, chitarre punk e percussioni tribali. 

Con il terzetto dei The Fabulous Beard, leggasi Giuseppe Aceto, Daniele Patton e Augusto Dalle Aste, ci si tufferà nelle loro atmosfere fatte di un'elettronica obliqua sospesa fra ricerca e sperimentazione. 

Chiusura affidata a Yosonu sigla dietro la quale si trova il progetto solista di Peppe «Drumz» Costa, batterista di diverse formazioni di generi diametralmente opposti, dal death metal al reggae.
Con Yosonu sperimenta e sviluppa l'idea di comporre musica contemporanea senza la presenza di alcuno strumento musicale.

Il corpo (body percussion), gli oggetti di uso quotidiano e la voce sono i soli «strumenti» su cui si sviluppa l'idea Yosonu.

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