Augusto Daolio pittore: a Dimaro i quadri della storica voce dei Nomadi

«Mi piace pensare che il linguaggio e la possibilità di esprimersi creativamente, artisticamente sia una specie di necessità. Io la pratico anche come una piacevole disciplina. Dal dipingere sono stato scelto, ma non so perché questo sia avvenuto, Sono stato fortunato, ho incontrato la musica, ho incontrato la poesia, ho incontrato la pittura, le parole. Voglio dire che non ho cercato mai niente». Sono queste le parole che Augusto Daolio , indimenticabile anima e voce dei Nomadi , ha usato per delineare una delle grandi passioni della sua vita: quella per la pittura.

A questa dimensione dell'artista emiliano è dedicata la mostra dei suoi dipinti "Cielo, terra, natura e amore", che verrà inaugurata domenica 21 dicembre nella sala del Teatro comunale di Dimaro in val di Sole. Un'esposizione che si potrà visitare fino al 28 dicembre ogni giorno dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19.30, organizzata dai ragazzi del gruppo dei Gatti Randagi , una della Nomadi Cover Band ufficiali in Italia, insieme anche al Comune di Dimaro e all'associazione «Augusto per la Vita». Quella di Augusto Daolio è una figura che si lega indissolubilmente ad una band unica della musica italiana; con loro il cantante-poeta di Novellara ha tracciato un percorso di musica e canzoni entrato nel cuore di tantissimi. Insieme alle sette note Daolio amava dipingere, sempre però con quello spirito che ha caratterizzato tutta la sua vita.

«Non do titoli ai disegni - rispondeva lui a chi gli chiedeva se le sue opere avessero un nome - non svelo niente, non spiego niente, chi guarda diventa partecipe di un libero giocare di significati ed emozioni, all'ombra del Grande Enigma a cui io spesso inconsapevolmente siedo».

A curare questa mostra c'è proprio la compagna e moglie di Augusto, Rosanna Fantuzzi che racconta: «Grazie a questa iniziativa torniamo in Trentino, di nuovo, tra le montagne che Augusto ha sempre amato. Uso il plurale perché quando un'iniziativa è così desiderata ed attesa io non sono sola, sono con Augusto, viaggio con i suoi quadri, con la sua voglia di ritornare, vedere e rivedere».

Le montagne, con la loro austerità, sono sempre state infatti un punto di riferimento per il lavoro artistico di Daolio, per questa ragione, a simboleggiare questa mostra è stato scelto il dipinto a olio dell'uomo albero, seduto sulla montagna: «Ho voluto rendere omaggio ai vostri luoghi - sottolinea Rosanna Fantuzzi - come lui fece quando lo dipinse. I paesaggi sognanti di Augusto, la morbidezza delle raffigurazioni umane e naturali traggono ispirazione dal bello, dal giusto? dal senso che ogni uomo trova nella terra, nella natura e negli elementi che la costituiscono. La vostra terra rappresenta il punto perfetto in cui riportare Augusto e il suo lavoro artistico».

Ad accompagnare l'iniziativa, il concerto targato «I Gatti Randagi», sabato 27 dicembre al Teatro Comunale di Dimaro, dalle 21, con il ricavato della serata che verrà devoluto all'associazione «Augusto per la Vita». Un'occasione per conoscere la formazione che unisce Luca Pangrazzi, Matteo Albasini, Daniele Angeli, Claudio Delpero, Paolo Bezzi ed Ernesto Callegari che si è fatta notare anche a livello nazionale per la sua forza nell'interpretazione dei grandi classici dei Nomadi alcuni dei quali contenuti nel cd «Lo stesso cielo» registrato da Luca Valentini ai Pmstudiorecording di Trento.

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