Vandalismi / Il caso

Intimidazione a Fugatti, tagliate le viti ai cugini in provincia di Verona: «Ringrazia chi ha ucciso gli orsi»

La rivendicazione in uno striscione lasciato sull’erba in mezzo ai filari distrutti, di proprietà dei cugini diretti del governatore trentino

IL PRECEDENTE "Le minacce non mi spaventano", scorta rafforzata 
SICUREZZA Scorta rafforzata per Fugatti e Failoni
IL GIALLO Un proiettile indirizzato a Fugatti, indagini in corso
SINDACATI La solidarietà dei sindacati al presidente della Provincia
ANIMALISTI Anche dall'Enpa condanna del gesto e solidarietà a Fugatti

 

di Francesca Cristoforetti

BRENTINO. Le minacce rivolte al presidente della Provincia (e a chi gli sta vicino) superano il confine trentino e arrivano nel vicino Veneto, per la precisione nelle campagne di Brentino Belluno nel veronese, dove ieri mattina (venerdì 12 aprile) sono stati trovati tagliati dei vitigni di proprietà della famiglia Fugatti.

La questione - come è stato negli ultimi mesi, in particolare dopo la morte dell’orso M90 - rimane sempre la stessa: la gestione dei grandi carnivori in Trentino. Questa volta ad essere presa di mira è stata l’azienda agricola Roeno, con sede nella frazione di Belluno Veronese, colpita perché i titolari portano il cognome Fugatti.

Nel mirino dunque Giuseppe e Cristina Fugatti, cugini diretti del governatore trentino. Il raid è stato compiuto nella notte fra giovedì 11 e venerdì 12 aprile in località Peri. A essere stati tranciati circa un’ottantina di viti trovate spezzate alla base. Lasciato sull’erba verde tra i filari uno striscione con una chiara scritta: «Ringrazia chi ha ucciso gli orsi».

Un messaggio con implicito riferimento al presidente della Provincia autonoma di Trento, da mesi sotto attacco insieme al suo staff per l’abbattimento degli orsi. La linea seguita della Giunta provinciale sulla gestione dei grandi carnivori è stata aspramente criticata da più parti, in primis dalle tante associazioni e gruppi animalisti.

Non solo per la morte di M90, esemplare abbattuto il 6 febbraio scorso su ordine della Provincia, ma anche per l’approvazione della legge che prevede di abbattere fino a otto plantigradi all’anno, ritenuti “problematici”. L’atto vandalico ai danni dell’azienda Roeno andrà ora a configurasi come reato vero e proprio. Sul posto per un primo sopralluogo ieri mattina sono stati chiamati i carabinieri di Caprino Veronese, giunti per condurre le indagini. Spetterà a loro raccogliere gli elementi necessari per riuscire a identificare e risalire agli autori del gesto che, allo stato attuale, rimangono ignoti.

Dopo la denuncia delle forze dell’ordine all’autorità giudiziaria veronese, sul caso la procura competente aprirà un fascicolo. Nessun commento da parte dei titolari dell’attività. Così come il presidente Fugatti, il quale preferisce non aggiungere nulla di più rispetto a quanto già riferito sulla vicenda. «Ho piena fiducia nelle forze dell’ordine che stanno lavorando bene», ha dichiarato.

Non è la prima volta che il governatore viene attaccato, anche con minacce di morte dirette a lui personalmente, in particolare sui social. Per questo motivo, soltanto qualche tempo fa, era stato deciso che le misure di sicurezza intorno a lui dovevano essere rafforzate.

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