Istruzione / La protesta

Apertura a luglio delle scuole dell’infanzia, 200 tra papà e mamme scrivono a Gerosa: “Siamo contrari”

Nella lettera all’assessora all’Istruzione si chiede di prendere esempio da quanto succede in Alto Adige, dove l’idea di mandare a scuola i piccoli a luglio non è mai stata nemmeno presa in considerazione

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TRENTO. Le insegnanti delle scuole dell'infanzia non mollano. La loro battaglia per dire no all'apertura a luglio, "ideata" dall'ex assessore Mirko Bisesti e confermata dalla neo assessora Francesca Gerosa, continua. E lo dimostra, ad esempio, la lettera di qualche giorno fa (l'Adige del 12 marzo) firmata da oltre 900 insegnati e da 51 persone tra personale d'appoggio e cuochi.

Ma ora a chiedere risposte alla Provincia arrivano anche le famiglie trentine. Si tratta di un appello firmato da 95 famiglie, ovvero quasi duecento tra mamme e papà che hanno i loro bambini nelle varie strutture del territorio. Insomma, il "fronte anti luglio" si allarga. E dicono: imparate dall’Alto Adige.

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