Il ritorno / La gioia

L’emozione della mamma di Chico: "Avevo perso quasi tutte le speranze di rivederlo"

Maria Loner Forti: “Grazie, grazie, grazie signora Giorgia. Credo sia stata la più grande emozione di tutta la mia lunga vita. Non vedo mio figlio da sedici anni, 2008. Andai a trovarlo in carcere in America per i miei 80 anni. Poi non ho più avuto la forza di muovermi"

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TRENTO. "Sono sempre convinta che sia stato vittima di un terribile errore giudiziario. Chico, sin da bambino, stava dalla parte dei più deboli: è sempre stato mite e pacifico. Ha un carattere burlone, ma è buono, leale, onesto". Lo spiega Maria Loner Forti, la madre 96enne di Chico Forti in carcere in Florida da 24 anni accusato di omicidi.

Caso Forti, lo zio Gianni: «Ci fidiamo di Meloni. Speriamo che Chico arrivi per Pasqua»

Gianni Forti stringe tra le mani "Una dannata commedia. L'autodifesa di Chico Forti" (libro a cura di Chiod, Fabio Galas Editore 2020), mentre tenta di rispondere alle telefonate che fanno seguito all'annuncio della premier Giorgia Meloni circa il via libera per trasferire Chico Forti in Italia: «Dopo 25 anni di battaglie sembra di avere vinto la guerra - dice lo zio - questa è l'ultima e unica speranza, ma Meloni è di parola. Oggi (1°marzo) mi ha chiamato verso le 16 dicendo: "darò l'annuncio ufficiale tra alcune ore". Alle 20.30 è stato, da quel momento è successo il finimondo! L'ultima volta sono rimasto al telefono 24 ore (in riferimento ai proclami dell'ex ministro Di Maio, ndr), questa volta ne passeranno 36. Ci vorranno i tempi tecnici, confido che per Pasqua sia qui» (Riprese: Alessio Coser)

"Non ho ancora avuto modo di incontrarla o sentirla, ma spero possa accadere con il rientro di Chico. Per ora mi limito a ringraziarla con tutto il mio cuore e la mia anima. Grazie, grazie, grazie signora Giorgia - prosegue -. Credo sia stata la più grande emozione di tutta la mia lunga vita. Non vedo mio figlio da sedici anni, 2008. Andai a trovarlo in carcere in America per i miei 80 anni. Poi non ho più avuto la forza di muovermi".

"Avevo perso quasi tutte le speranze. Poi Chico, ogni volta che lo sentivo, mi esortava a resistere fino a quando non lo avessi ancora abbracciato. E così ho sempre fatto", conclude

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