Politica / Centrodestra

Scontro in FdI, appello pro Ambrosi per il rinvio del congresso che la vede esclusa

Ma il commissario Alessandro Urzì esprime «pieno disgusto» e minaccia did eferirfe davanti ai probiviri tutti i "ribelli" che sostengono la deputata

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di Luisa Maria Patruno

TRENTO. I sostenitori di Alessia Ambrosi alla presidenza provinciale di Fratelli d'Italia ci mettono la faccia e hanno deciso di rivolgere un appello pubblico alla Segreteria generale dei congressi chiedendo lo slittamento di una settimana, al 24 febbraio, della data del congresso. «Il congresso provinciale trentino - scrivono amministratori e dirigenti locali del partito - rischierebbe altrimenti, in tale situazione, di risultare gravemente falsato». Basterebbe infatti rinviare di soli sette giorni il congresso - ora fissato per sabato 17 febbraio - per permettere alla deputata Ambrosi di rientrare in gioco a tutti gli effetti, visto che la sanzione della sospensione, che le è stata inflitta giovedì scorso, dura solo 15 giorni.

Quasi in contemporanea ieri pomeriggio sono stati diffusi due analoghi comunicati con l'appello «a un confronto leale». Uno è firmato da un gruppo di presidenti di circolo: Giovanni Mosconi (Circolo Val di Sole); Walter Clauser (Circolo Alta Val di Non); Danilo Perin (Bassa Valsugana); Elisabetta Aldrighetti (Riva del Garda), Franco Granata (Circolo Val Rendena); Fulvio Micheli (Pinè-Cembra); Francesca Barbacovi (dimissionaria del Circolo di Trento e responsabile Regionale Dipartimento lavoro e crisi aziendali). Mancano i circoli di Rovereto, Bassa Val di Non (divisi), Mori e Pergine.

L'altro appello invece è di un gruppo di consiglieri tra cui sempre Perin, Mosconi ma poi Simone Micheli (consigliere comunale a Baselga di Piné), Daniele Baldi, Ennio Moretti e Mirko Furlan (consiglieri a Ospedaletto), Daniele Demattè (consigliere a Trento), Nicola Santoni (consigliere a Riva del Garda), Luca Collotta (consigliere a Ledro), Monica De Bertoldi (vicesindaco di Cavareno). «Condividiamo l'auspicio del candidato Iurlaro - scrivono i dirigenti di Fratelli d'Italia - per un confronto leale e come iscritti chiediamo che il nostro impegno e la nostra militanza non vengano mortificati ma considerati un valore da rispettare e salvaguardare nell'interesse supremo del nostro partito e della sua necessaria crescita sul territorio, accantonando una volta per tutte la stagione delle divisioni per costruire insieme un futuro di forza e di coesione rispettoso di tutti e per consentire lo svolgimento del Congresso nel miglior clima possibile, in un percorso unitario».

Tra i sostenitori di Ambrosi c'è anche chi si augura che sia lo stesso Alessandro Iurlaro a ritirare la sua candidatura, visto che ha dichiarato (sull'Adige di ieri), che avrebbe preferito sfidare Ambrosi piuttosto che trovarsi la strada spianata per la sospensione dell'avversaria, un ritiro che porterebbe a un rinvio. Ma Iurlato non ha alcuna intenzione di fare passi indietro e aspetta solo l'ufficializzazione della candidatura.

Anche Ambrosi attende che le venga comunicato dalla segreteria nazionale dei congressi se la sua candidatura è ammessa o no. Nel caso di probabile esclusione può proporre reclamo alla stessa segreteria generale. Nel frattempo può anche decidere di appellarsi contro la sanzione disciplinare della sospensione decisa dalla Commissione nazionale di garanzia anche rivolgendosi all'autorità giudiziaria.

In queste ora la deputata starebbe valutando con i suoi avvocati le varie opzioni, incoraggiata dal sostegno della base del partito che sente molto vicina.

Mentre il commissario provinciale Alessandro Urzì nella chat interna a FdI esprime «pieno disgusto» per i comunicati che definisce «proclami minacciosi» e che liquida come insignificanti per «l'estrema ristrettezza dei numeri dei firmatari». E addirittura ha annunciato che deferirà anche questi firmatari ai probiviri: «Chiederò ovviamente l'assunzione di provvedimenti interni al partito per questa commedia tragica se non avesse aspetti di crudele comicità».

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