Società / L'indagine

Il pessimismo dei giovani trentini: difficile per le donne realizzarsi sia nel lavoro sia in famiglia

Presentati al Festival della famiglia i dati dei risultati parziali dell'indagine Futurefam, finanziata dall'Agenzia per la coesione sociale della Provincia con il coordinamento scientifico della fondazione Demarchi. Per l'81% il calo delle nascite è un problema serio

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TRENTO. Secondo il 44% dei giovani tra i 24 e i 34 anni per una donna è impossibile riuscire a realizzarsi sia nella professione sia nei progetti di vita e di famiglia. La percentuale scende al 7% quando si parla degli uomini. Il dato emerge dai risultati parziali dell'indagine "Futurefam", finanziata dall'Agenzia per la coesione sociale della Provincia, con il coordinamento scientifico della fondazione Demarchi e su richiesta della Consulta provinciale per la famiglia. Se ne è parlato nel corso della 12/a edizione del Festival della famiglia.

"I giovani sanno cos'è la denatalità, sono consapevoli che c'è una diminuzione delle nascite e sostengono che in Italia ci sia una scarsa attenzione a questo fenomeno", ha detto Sabrina Berlanda, ricercatrice della Fondazione Demarchi che ha curato l'indagine. Sono stati 550 i giovani trentini tra i 24 e i 34 anni che hanno risposto al questionario tra il 27 settembre e il 3 novembre 2023. Secondo l'81% dei giovani, il calo delle nascite è un problema o uno dei maggiori problemi per il futuro.

Per la metà (51%) dei giovani intervistati, è molto importante diventare genitori, anche se il 78% di loro non ha figli. Tra chi ne ha, la maggior parte (57%) ne ha uno e in futuro ne vorrebbe altri (65%). Il 16% dei giovani non desidera diventare genitore né a breve né a lungo termine, mentre il 18% reputa che diventare genitore non sia importante per lui o per lei. Tra chi vuole avere figli, invece, il 93% vorrebbe averli entro i 40 anni, mentre il 6% entro i 30 anni.

L'età media in cui si vorrebbe avere l'ultimo figlio è di 36,7 anni, mentre il 50% dei giovani intervistati ritiene che l'età ideale per diventare genitore sia tra i 25 e i 30 anni. Per il 96% dei giovani non è vero che una donna è realizzata solo se ha figli. Il 71% delle ragazze pensa però che l'arrivo di un figlio peggiorerebbe le proprie opportunità lavorative, mentre il 67% degli uomini ritiene che la sua situazione rimarrebbe invariata con l'arrivo di un figlio. Ponendo la stessa domanda ai partner, le risposte sono molto simili.

Per il 63% degli uomini la situazione della loro partner peggiorerebbe all'arrivo di un figlio, mentre per il 71% delle donne il partner non subirebbe conseguenze. Parlando del legame tra lavoro e abitazione, Berlanda ha detto che "i giovani non chiedono bonus una tantum, chiedono di avere un lavoro che gli permetta di guadagnare il giusto, chiedono stipendi che si adeguino al costo della vita".

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