Trento / Solidarietà

"Un posto alla volta", torna la raccolta di fondi per aiutare il Punto d'Incontro

Il direttore Mattia Civico: «Vogliamo affiancare all'assistenza di chi sta fuori, l'impegno per togliere quante più persone possibile dalla strada. Chi vive in strada ha freddo, ha fame di cibo, ma ancor più fame di sapere che a qualcuno importa del loro destino, di dignità, di prospettive»

DATI Sempre più persone si rivolgono al Punto d’Incontro
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di Leonardo Pontalti

TRENTO. Un pasto per scaldarsi, ritemprarsi. Ma anche un posto, per sfamare quell'esigenza naturale di avere una prospettiva, un futuro e di sentirsi parte di una comunità.

Dopo il successo della campagna dell'inverno scorso "Un pasto alla volta", il Punto d'Incontro ripropone la raccolta fondi per sostenere le proprie fondamentali attività e lo fa allargando l'orizzonte: "Un posto alla volta" nasce proprio per poter affiancare all'impegno quotidiano nella struttura di via Travai con la mensa e il punto d'ascolto, anche quello volto a permettere a quante più persone possibile di trovare - a tutto tondo - il proprio posto.

La campagna mira, infatti, innanzitutto a poter ampliare il numero di addetti nel laboratorio di falegnameria di Mattarello e dare così impiego (e attraverso di esso dignità e prospettive) a un numero che vada oltre le dieci persone che attualmente vi lavorano realizzando prodotti di falegnameria e artigianato spesso valorizzando scarti di lavorazione, in un processo che volutamente attraverso la concretezza del produrre è anche simbolico dal punto di vista sociale.

Una campagna che guarda al laboratorio interno, ma vuole anche sensibilizzare il Trentino tutto - dalle istituzioni al tessuto economico, dai semplici cittadini all'associazionismo - sull'importanza di impegnarsi in prima persona per affrontare un problema che non è più emergenziale ma strutturale. Quello dell'accoglienza e dell'inserimento.

Lo dice chiaro e tondo il direttore del Punto d'Incontro Mattia Civico: «Abbiamo voluto provare a fare qualcosa in più, incoraggiati dai risultati della campagna dell'anno scorso. Affiancare all'assistenza di chi sta in strada l'impegno per togliere quante più persone possibile dalla strada.

Chi vive in strada ha freddo, ha fame di cibo, ma ancor fame di sapere che a qualcuno importa del loro destino, di dignità, di prospettive. Chi viene qui per un pasto, in realtà cerca un posto. Dunque, mentre prosegue il nostro impegno con la mensa, con la campagna di raccolta fondi di quest'inverno vogliamo contribuire fare di ogni pasto un posto più sicuro, dove progettare e costruire il proprio futuro. Non vogliamo rassegnarci "solo" ad assistere le persone senza dimora nella loro attuale condizione, ma sostenere le loro speranze e i loro desideri, facilitando l'uscita dalla strada di chi oggi la abita».

Attraverso i fondi raccolti, il Punto d'Incontro intende quindi potenziare ad esempio le opportunità di formazione al lavoro e di apprendimento professionale tramite il laboratorio ma non solo. La speranza è quella di coinvolgere quante più altre realtà pronte a condividere l'impegno della realtà creata da don Dante Clauser. L'obiettivo, per ora, è quello di arrivare a garantire 2.000 "posti", o meglio nel concreto 2.000 giornate di tirocinio nel laboratorio di Mattarello a favore di almeno una decina di persone da affiancare a coloro che già ora sono coinvolti nelle attività di lavorazione e recupero del legno.

«Con un'offerta di 20 euro si può sostenere una giornata di accoglienza o formazione», spiega il direttore Civico: «Per aiutare il Punto d'Incontro è sufficiente effettuare un versamento sul conto corrente IT 80 E 08304 01845 000045356170 presso la Cassa Rurale di Trento con la causale: "Un posto alla volta"». Ecco così che nelle locandine a promozione dell'iniziativa il piatto di minestra dello scorso inverno è stato sostituito da una sedia, a identificare idealmente il "posto".

Lo scorso anno la raccolta di fondi "Un pasto alla volta" aveva riscosso grande successo, permettendo al Punto d'Incontro di poter contare su 109.024 euro che erano stati donati tra il 9 novembre e il 14 febbraio.L'auspicio è dunque che la generosità dei trentini (e non) si rinnovi anche nei prossimi mesi. La raccolta fondi anche quest'anno si protrarrà per tutto l'inverno, fino alla fine del prossimo febbraio.

[foto di Alessio Coser]

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