Società / Povertà

Sempre più persone si rivolgono al Punto d’Incontro: nel 2022 i pasti serviti sono stati 46mila, +40% rispetto all’anno prima

L'assemblea del 30 maggio 2023 ha riconfermato il presidente Osvaldo Filosi e rinnovato le cariche del consiglio di amministrazione. Nella prima riunione il Consiglio ha nominato Francesco Crepaz alla vicepresidenza per il prossimo triennio

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TRENTO. Dopo un triennio di grandi sfide e cambiamenti, la Cooperativa Punto d'Incontro guarda con fiducia al futuro: l'assemblea del 30 maggio 2023 ha riconfermato il presidente Osvaldo Filosi e rinnovato le cariche del consiglio di amministrazione. Nella prima riunione il Consiglio ha nominato Francesco Crepaz alla vicepresidenza per il prossimo triennio. "Il 2022 è stato un anno molto complesso, che ha messo alla prova l'intera struttura organizzativa della Cooperativa", ha commentato il presidente Filosi.

La Cooperativa ha chiuso l'anno con un utile di 20 mila euro, un esito per nulla scontato, dati i grandi sconvolgimenti che hanno segnato il 2022. L’aumento dei costi energetici, l’aumento dei prezzi delle materie prime, e l'impennata di richieste di aiuto hanno posto la cooperativa di fronte ad un bivio.

Mai si era pensato di porre un limite agli ingressi, ma negli ultimi mesi oltre ai prezzi sono aumentati anche gli utenti. Ci sono sempre più persone che si rivolgono al Punto d'Incontro: se nel 2021 la cucina ha distribuito 33.000 pasti, nel 2022 i pasti serviti sono saliti a 46.000, +40%. Anche se gli ospiti aumentano, al Punto non si è mai pensato di lasciare fuori nessuno, sarebbe come venire meno ad un patto. Per questo è stata lanciata la campagna di fundraising "Un Pasto alla Volta".

Donare un pasto in realtà significa donare un Posto, il riconoscimento del diritto di appartenere ad una Comunità. La risposta alla campagna è stata fortissima. Tra il 9 novembre 2022 e il 14 febbraio 2023 la Cooperativa ha raccolto 109.024 euro, una vera valanga di calore e di affetto per tutti gli operatori, i volontari, per tutti gli ospiti.

Le donazioni ricevute hanno permesso alla Cooperativa di tenere aperta la porta. È stato possibile anche confermare i servizi di segretariato sociale ed i percorsi personalizzati per chi prova ad uscire dalla marginalità.

"Le sfide per il prossimo triennio sono molteplici - ha commentato il direttore Mattia Civico, a cominciare dalla sostenibilità gestionale e sociale della Cooperativa, chiamata ad affrontare carichi sempre più onerosi per il sostegno economico dei servizi. Non possiamo né tantomeno vogliamo trasformarci in semplice soggetto erogatore di servizi, che dimensiona la propria risposta sulle risorse erogate e sui compiti assegnati. Ci riconosciamo parte di un sistema, di una filiera di azioni di supporto ai senza dimora, ma siamo certi che il nostro ruolo non si possa esaurire in questa cornice."

“Dobbiamo mantenere viva e presente la nostra spinta fondamentale- ha concluso il presidente Osvaldo Filosi - collocare al centro coloro che vivono la periferia (che non è geografica, ma esistenziale), dare voce e spazio ai bisogni, alle fatiche ma anche ai talenti delle persone che incontriamo”.

Il 2023 è anche l'anno di Don Dante. Lo scorso 10 febbraio la Cooperativa ha ricordato il suo fondatore nell’anniversario del decennale della morte, con una Messa celebrata dall’arcivescovo Lauro Tisi e concelebrata da un grande amico di don Dante padre Fabio Garbari, missionario in Bolivia. A dicembre di quest’anno invece ricorderemo i cento anni dalla nascita del nostro fondatore.

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