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Maltempo, in Trentino investiti 50 milioni di euro all’anno sul fronte della prevenzione

Nella nostra provincia sono 18mila le briglie che difendono il territorio da fiumi e torrenti.  Lorenzo Malpaga, dirigente del Servizio Bacini Montani della Provincia: «Ma il rischio zero non esiste»

FRANA Problemi tra Ledro e Riva del Garda

TRENTO. Il Trentino investe ogni anno una media di 50 milioni di euro per mettersi al riparo da alluvioni, esondazioni e frane. Una spesa rivolta soprattutto al fondamentale lavoro di prevenzione dei danni: sul territorio esistono 18mila briglie, realizzate per contenere l'impatto dei fiumi e dei torrenti nei casi di calamità. Spiega Lorenzo Malpaga, dirigente del Servizio Bacini Montani della Provincia: «Si tratta di interventi spesso "invisibili" agli occhi dei cittadini, ma fondamentali per provare ad evitare di piangere dei morti e di spendere cifre dieci volte maggiori per ricostruire. Anche se il rischio zero non esiste».

Proseguono i lavori per rimediare ai danni della pioggia dei giorni scorsi, soprattutto nelle Giudicarie e nella Valle dei laghi. Ma ci sono ancora problemi alla viabilità. 
 

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