Famiglie/Provincia

Aumenta l’assegno di natalità: fino a 100 euro in più al mese in base all’Icef

La decisione della giunta provinciale. Aiuti  maggiori per le famiglie che beneficiano della sola quota C dell’Assegno unico (Icef tra 0,30 e 0,40): validi per il secondo e terzo anno di vita

TRENTO. La giunta provinciale ha deciso oggi (18 settembre) di aumentare gli importi dell'assegno di natalità provinciale fino ad un massimo di 100 euro mensili, in funzione dell'indicatore Icef, con l’obiettivo di supportare i nuclei “che beneficiano della sola quota C dell'Assegno Unico Provinciale”.

La delibera - annuncia la Provincia in una nota - modifica la disciplina dell'assegno di natalità introducendo una maggiorazione degli importi a favore delle famiglie nella misura fissa di 30 euro mensili per i nuclei con un indicatore ICEF pari o inferiori a 0,30 (per un importo annuo complessivo massimo di 360 euro) e di 100 euro mensili alle famiglie con indicatore ICEF superiore a 0,30 e non superiore a 0,40 (per un importo annuo complessivo massimo di 1.200 euro). Le maggiorazioni sono riconosciute per il secondo e terzo anno di vita dei figli.

Tale decisione – viene spiegato nella nota – è motivata dalla volontà della Giunta provinciale di rafforzare il sostegno economico a quei nuclei familiari che non beneficiano di altre provvidenze se non della quota C dell'Assegno Unico Provinciale. Le famiglie con ICEF compreso tra 0,30 e 0,40, nell'ambito dell'Assegno Unico Provinciale, beneficiano infatti della sola "quota C", quota volta a sostenere la natalità e a contrastare il calo demografico. Le famiglie con un indicatore ICEF pari o inferiore a 0,30, invece, beneficiano sia della "quota A" dell'Assegno Unico Provinciale (sostegno del reddito), sia della "quota B" (per il mantenimento, cura, educazione ed istruzione dei figli minori o dei soggetti ad essi equiparati e per il sostegno alle esigenze di vita dei componenti invalidi).

L'assegno di natalità è erogato dallo Stato per i primi 12 mesi di vita dei nuovi nati ed è incluso nell'assegno unico e universale, mentre l'assegno di natalità provinciale ha come target i nati negli anni dal 2022 al 2024 per il secondo e terzo anno di vita, in analogia con quanto operato per i figli nati negli anni 2020 e 2021. 

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