Giustizia / Il caso

Al via in Canada il processo al “dottor suicidio”: tra le sue vittime anche un'insegnante trentine

Le indagini che hanno portato a Law sono cominciate dopo la morte improvvisa di una persona a Toronto che aveva ingerito una sostanza letale. Si tratta di nitrito di sodio, una polvere "bianca e cristallina" talvolta utilizzata nella lavorazione degli alimenti che può "ridurre i livelli di ossigeno, compromettere la respirazione e provocare la morte"

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WASHINGTON. È iniziato a Toronto il processo a Kenneth Law, il 57enne arrestato a maggio con l'accusa di aver venduto oltre 1000 “kit per il suicidio” in circa 40 Paesi, tra le quali l'Italia. Lo riportano i media canadesi. Sedicente chef, l'uomo è accusato di "consulenza e aiuto" al suicidio. Le indagini che hanno portato a Law sono cominciate dopo la morte improvvisa di una persona a Toronto che aveva ingerito una sostanza letale. Si tratta di nitrito di sodio, una polvere "bianca e cristallina" talvolta utilizzata nella lavorazione degli alimenti che può "ridurre i livelli di ossigeno, compromettere la respirazione e provocare la morte".

L'uomo la spediva insieme ad un kit che conteneva una maschera imbevuta della sostanza che, una volta indossata, si rivelava letale. I suoi clienti erano spesso malati gravi ma c'erano anche persone che soffrivano di malattie mentali o depressione.

Tra le vittime anche un'insegnante di 63 anni della provincia di Trento trovata morta nel suo appartamento. Solo in Gran Bretagna, delle 277 persone che hanno ricevuto i kit di Law 88 sono morte. 

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