Il dolore / La morte

Incidente nella forra del Parco del Monte Baldo: addio all'architetto Fabio Andreatta, Protezione Civile in lutto

Già in forze ad Itea, in più occasioni era intervenuto con il Dipartimento della Protezione civile in aiuto delle popolazioni in difficoltà sia in Italia sia all’estero, fino alla pensione nell’aprile 2014. Si definiva un “costruttore di ripari per chi ha perso tutto” oltre che un “tessitore di relazioni per comprendere”

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TRENTO. La Giunta provinciale e la Protezione civile del Trentino si stringono attorno alla famiglia dell’architetto Fabio Andreatta, vittima di un incidente in forra nel Parco del monte Baldo. Un lutto che colpisce profondamente quanti hanno conosciuto il professionista - 72 anni - ed hanno avuto il privilegio di affiancarlo nei diversi scenari in cui ha operato nel corso della sua carriera. Al cordoglio, di cui si fa portavoce il dirigente generale Raffaele De Col, si unisce anche il capo della Protezione civile nazionale Fabrizio Curcio. Già in forze ad Itea, in più occasioni era intervenuto con il Dipartimento della Protezione civile in aiuto delle popolazioni in difficoltà sia in Italia sia all’estero, fino alla pensione nell’aprile 2014.

Si definiva un “costruttore di ripari per chi ha perso tutto” oltre che un “tessitore di relazioni per comprendere”. I colleghi lo ricordano come una persona schietta e concreta: Andreatta era stato un esempio per la sua disponibilità e per la sua capacità di allacciare rapporti di collaborazione e amicizia con chi incontrava lungo il proprio cammino.

Nelle diverse “missioni” portare a compimento si era occupato della progettazione e della realizzazione di opere in favore di quanti hanno perso tutto a causa di calamità naturali. Era stato anche uno dei promotori della nascita dell’area addestrativa di Marco di Rovereto.

Tra i principali interventi promossi dall’architetto Fabio Andreatta, si ricordano Valtopina in Umbria (1997, realizzazione della scuola primaria Anna Frank); Pec-Peja in Kosovo (1999-2000, ricostruzione di edifici a seguito dell’emergenza umanitaria); Sri Lanka (2004, progettazione e realizzazione di una scuola a seguito dello tsunami); Sicilia (2007, supporto alla campagna antincendio boschivo); Libano (2010, supporto alla campagna antincendio boschivo); Rocchetta di Vara in Liguria (2011, progettazione e realizzazione della scuola a seguito dell'alluvione); Onna in provincia de l’Aquila (2009, progettazione e realizzazione dell’asilo); Concordia sul Secchia nel Modenese (2013, progettazione e realizzazione di chiesa e oratorio a seguito dell'alluvione); Azraq in Giordania (2013, progettazione e realizzazione dell’Hospital Refugee Camp per l’emergenza umanitaria Siria).

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