Sanità / Il caso

Bimba in rianimazione per l’escherichia coli, sequestrato il formaggio della malga

La bambina è ricoverata all’ospedale di Padova in gravissime condizioni. L’infezione sarebbe stata causata da formaggi contaminati. La procura ha aperto un’inchiesta a carico di ignoti. L’ordinanza della sindaca di Predaia: «L’acqua della sorgente “Presa Malga” presenta qualità non conforme»

IL RICOVERO Sempre gravissima la bimba di 4 anni con la Seu 
L'ALLARME Escherichia coli, il precedente di sei anni fa a Coredo 
IL FATTO Bimba di 4 anni in gravissime condizioni
SCHEDA/1 Sintomi e cura del batterio Escherichia coli
SCHEDA/2 Cosa è la "Seu”: la malattia acuta rara

di Francesca Cristoforetti

TRENTO. È stata aperta un'inchiesta a carico di ignoti da parte della Procura per il caso della bimba trentina di quasi 4 anni, ricoverata in gravissime condizioni all'ospedale di Padova dopo aver presentato la sindrome emolitico-uremica (SEU). A causarla il batterio Escherichia coli dovuto presumibilmente ad un formaggio fresco.

Oltre ai controlli dell'Azienda sanitaria è partito anche il sequestro dei prodotti caseari della malga in questione da parte dei carabinieri del Nas. Nel frattempo la sindaca di Predaia giovedì scorso ha emesso un'ordinanza "contingibile e urgente" per l'interdizione della sorgente "Presa Malga" ai fini potabili. «È verosimile che all'origine dell'infezione ci sarebbe il consumo di alcuni prodotti caseari - in particolare un formaggio fresco - in una malga situata sul territorio dell'ex Comune di Coredo», aveva affermato l'Azienda sanitaria in una nota.

Indaga la Procura. Elementi sufficienti a far aprire un fascicolo alla Procura: tra le ipotesi di reato, lesioni colpose gravi e violazione dell'articolo 5 della legge 283 del 1962, relativa alla disciplina igienica della produzione e della vendita delle sostanze alimentari e delle bevande. Nell'articolo 5 infatti viene fatto specifico riferimento al divieto di vendita e somministrazione di alimenti "con cariche microbiche superiori ai limiti".

Il sequestro. Il formaggio trovato nella malga è stato sequestrato: ieri pomeriggio i carabinieri del Nas hanno raggiunto Coredo e controllato tutti i latticini conservati. Nei giorni scorsi era stata l'Apss ad intervenire nella struttura per una verifica sulla sicurezza dei prodotti caseari e, in attesa dell'esito dell'analisi sui campioni prelevati e in accordo con la procura, i carabinieri hanno proceduto al sequestro di 450 tome di formaggio semi stagionato e un quantitativo minimo di burro.

L'ordinanza del Comune. "L'acqua derivata dalla sorgente denominata "Presa Malga" ad uso potabile, domestico e abbeveraggio bestiame a servizio delle malghe di Coredo (vecchia e nuova) presenta una qualità non conforme ai requisiti di potabilità della stessa", si legge nel documento pubblicato giovedì 20 luglio, a firma della sindaca del Comune di Predaia, Giuliana Cova."Il sindaco adotta, i provvedimenti contingibili e urgenti in materia di sanità e igiene, edilizia e polizia locale al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minaccino l'incolumità dei cittadini". Il documento è stato trasmesso ai proprietari e ai gestori delle strutture servite dalla sorgente, oltre che affisso al pubblico alle fontane interessate. La malga è stata temporaneamente chiusa.

L'intervento dell'Apss. L'ordinanza arriva a distanza di una settimana dall'unica data di riferimento fornita dall'Apss, il 14 luglio (giorno in cui presumibilmente è stata bloccata la messa in vendita dei formaggi). A intervenire, non appena venuti a conoscenza del caso, l'Unità operativa di igiene e sanità pubblica veterinaria e l'Unità operativa di igiene alimenti e nutrizione del Dipartimento di prevenzione dell'Apss, che hanno attivato le procedure di controllo per verificare la causa all'origine dell'infezione. Ora gli esami dovranno appurare se e dove la bimba sia entrata in contatto con il batterio, ripercorrendo i luoghi da lei frequentati. Ma soprattutto se l'Escherichia coli sia presente nell'acqua e sia compatibile con quello che ha provocato la Seu.

La bimba in rianimazione. Nel frattempo rimangono gravissime le condizioni della piccola, ricoverata nella Terapia intensiva pediatrica dell'Azienda Ospedale Università di Padova, in prognosi riservata, dopo circa una settimana.

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