Viabilità / Opere

Valdastico nord, la Provincia di Trento approva la variante per il corridoio est

Il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti: «Nessuna opzione progettuale riguardo ad eventuali uscite di nuove connessioni in Trentino, compresa quella che interesserebbe la zona di Rovereto sud. Approvate solo condizioni e metodo»

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TRENTO. La Giunta provinciale di Trento ha approvato in seconda adozione il progetto di variante al Piano urbanistico provinciale relativo all'Ambito di connessione corridoio est.

«Con la variante - si apprende da una nota provinciale - viene previsto nel Cup, che già dal 2008 prevede un corridoio di connessione tra Trentino e Veneto attraverso la Valsugana, una potenziale connessione tra la Valsugana e la Val Lagarina. Sarà su questo campo più esteso che lo Stato, se riterrà di interesse nazionale una eventuale arteria stradale di collegamento, si misurerà con l'intesa da definire con i territori, intesa che richiede una legge provinciale di ratifica».

«Va evidenziato che la deliberazione non contiene alcuna opzione progettuale riguardo ad eventuali uscite di nuove connessioni in Trentino, compresa quella, più volte ipotizzata, che interesserebbe la zona di Rovereto sud - ha spiegato Maurizio Fugatti, presidente della provincia - ma il progetto di variante pone le condizioni e detta il metodo, affinché possano essere effettuate le scelte in tema di connessione con il Veneto. L'iter poi prevede la concertazione col territorio: l'attuazione delle scelte infrastrutturali sarà preceduta da una fase partecipativa che viene resa obbligatoria proprio da questa variante».

La variante integra l'articolazione delle reti per la mobilità data dal Pup vigente, attraverso l'inserimento nello strumentario di analisi, degli ambiti di connessione come livello intermedio tra "corridoi di accesso" e "corridoi interni", finalizzati all'interconnessione delle vallate che costituiscono il territorio provinciale. L'iter ora prosegue, effettuata una dì fase di ulteriore deposito al pubblico per le osservazioni e i relativi adempimenti previsti dalla normativa sulla valutazione ambientale strategica, con l'obiettivo di giungere all'adozione definitiva della variante da parte della Giunta provinciale entro la fine della legislatura.

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