Istruzione / I dati

In Trentino ci sono oltre mille persone analfabete. Incetta di lauree in Paganella e Rotaliana

Stato all’analisi Ispat tra chi non sa leggere e scrivere ci sono soprattutto le donne, ma sempre loro detengono il primato nelle lauree. In provincia sono 83.641 i laureati, un indice in netta crescita dai primi riscontri del lontano 1961, anno delle prime serie storiche

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TRENTOIn Trentino ci sono 83.641 persone laureate e 210.769 in possesso di un diploma, mentre gli analfabeti sono poco più di mille: per l'esattezza 1.012. Sono i dati diffusi dall'Istituto statistico della Provincia che ha preso in esame i titoli di studio dei trentini aggiornando le serie storiche che partono nel lontano 1961, divise per Comunità di valle.

Ne viene fuori un ritratto molto interessante, perché se è vero che l'indice di variazione dei laureati è in netta crescita (a livello provinciale fatto 100 l'indice nel 1961, si è arrivati a 2.375 nel 2021), la differenza tra le diverse zone del Trentino è piuttosto marcata. E lo stesso accade analizzando la serie storica relativa all'analfabetismo.

Laureati, a brillare sono Paganella e Rotaliana. Per quanto riguarda l'analisi dei laureati valle per valle, ci sono dati molto curiosi. Ovviamente la zona con il maggior numero assoluto di persone che hanno concluso l'università è in Val d'Adige, con 27.467 laureati (il 29,4% della popolazione con più di 25 anni), seguito dalla Vallagarina (14.258 e il 20,7% della popolazione) e Alta Valsugana e Bersntol (8.485 e il 20,5%). Se invece analizziamo l'indice di variazione tra il 1961 e il 2021, allora la situazione cambia.

L'incremento maggiore è quello della Comunità della Paganella, passata da un indice 100 nel 1961 ad un indice 5.754 nel 2021, seguito dalla Comunità Rotaliana-Königsberg (indice 4.822), dalla Valle dei Laghi (4.790), Alta Valsugana e Bersntol (4.636) e Valle di Cembra (4.630). In fondo alla classifica dell'indice di variazione, troviamo proprio la Val d'Adige (indice 1.590) ma in questo caso il dato è spiegato con il fatto che nel 1961 c'erano già 1.727 laureati e quindi l'incremento è relativamente più basso.

La laurea è rosa. In Trentino il numero di laureate è ben superiore a quello dei laureati: 46.507 a 37.134. Ovviamente non era così nel 1961, primo dato disponibile: allora c'erano solo 670 laureate femmine a fronte di 2.852 laureati maschi. Il sorpasso tra i due sessi è avvenuto solo nel 2011, quando le ragazze laureate furono 30.418 contro i 25.696 laureati maschi.

Diplomati, situazione omogenea. Per quanto riguarda la statistica sui diplomati trentini, la situazione è piuttosto omogenea tra i territori, con un tasso provinciale del 47,4% dell'intera popolazione residente dai 19 anni in su: quasi uno su due. Sono tre i territori dove la soglia del 50% è stata superata, seppur di poco: Paganella (51,7%), Valle di Sole (51%) e Primiero (50,6%), mentre la Val d'Adige è il territorio con la minor percentuale di diplomati (43,5%), numero piuttosto atteso dato l'alto tasso percentuale di laureati, come abbiamo visto prima.

Analfabeti, Rotaliana in controtendenza. E veniamo alla statistica relativa agli analfabeti, che sono attualmente 1.012 e rappresentano il 2% della popolazione trentina. Il territorio con il maggior numero assoluto di analfabeti è ovviamente (per ragioni di grandezza) la Val d'Adige con 277 persone, seguita dalla Vallagarina con 186 e con l'Alta Valsugana e Bersntol con 108. Il territorio con il minor numero di persone analfabete è la Comunità degli Altipiani cimbri, dove risiedono soltanto 3 persone che dichiarano di essere analfabeti. Il dato è in netta discesa (dal 1961 ad oggi) in tutto il Trentino ad eccezione della Rotaliana: nel 1971 gli analfabeti erano l'1,6% della popolazione mentre nel 2021 - l'ultimo dato disponibile - erano il 2,1% della popolazione. L'analfabetismo è tuttora più radicato nella popolazione femminile: 610 contro 402 analfabeti maschi. Solo nella Valle dei Laghi i maschi analfabeti sono più delle femmine: 8 contro 3.

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