Formazione / L’analisi

Medie e piccole Università italiane: Trento e Bolzano al vertice della classifica Censis

La valutazione viene fatta dopo un'articolata analisi del sistema universitario basata sulla valutazione degli atenei (statali e non statali, divisi in categorie omogenee per dimensioni) relativamente a: strutture disponibili, servizi erogati, borse di studio e altri interventi in favore degli studenti, livello di internazionalizzazione, comunicazione e servizi digitali, occupabilità

CONTI Approvato il bilancio del 2023

TRENTO. Le università di Trento e di Bolzano si posizionano al vertice nelle rispettive categorie della Classifica Censis delle università italiane. Trento apre la graduatoria dei medi atenei statali (da 10.000 a 20.000 iscritti) grazie al punteggio di 96,2 che le è valsa la prima posizione, detenuta lo scorso anno dall'Università di Siena, che, quest'anno, con 93 punti scende in terza posizione, preceduta dall'Università di Udine (93,7). 

Tra i piccoli atenei non statali (fino a 5.000 iscritti), i più numerosi, la Libera Università di Bolzano mantiene la posizione di vertice con un punteggio di 88,6, seguita in seconda posizione dall'Università di Roma Europea (87,8) e in terza posizione dall'Università Roma Link Campus (86,6).

La Classifica Censis delle Università italiane viene elaborata ormai da oltre vent'anni con l'intento di accompagnare i giovani diplomati nelle loro scelte universitarie.

Si tratta di un'articolata analisi del sistema universitario basata sulla valutazione degli atenei (statali e non statali, divisi in categorie omogenee per dimensioni) relativamente a: strutture disponibili, servizi erogati, borse di studio e altri interventi in favore degli studenti, livello di internazionalizzazione, comunicazione e servizi digitali, occupabilità.

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