Sanità / La tragedia

Bimbo morto dopo il parto cesareo, si indaga per omicidio colposo

La procura del capoluogo apre un fascicolo contro ignoti. Accertamenti dei carabinieri del Nas negli ospedali di Trento e di Rovereto, ma si valutano anche ipotesi in riferimento a possibili patologie dei familiari. Il funerale del piccolo sarà celebrato martedì al cimitero di Trento

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TRENTO. La procura di Trento ha aperto un'inchiesta sulla morte del piccolo Lav, nato all'ospedale di Rovereto lo scorso 13 giugno e deceduto lo stesso giorno al Santa Chiara, dove era stato trasferito d'urgenza per un peggioramento improvviso delle condizioni.

Il reato ipotizzato è omicidio colposo a carico di ignoti. All'autorità giudiziaria si era rivolto il padre del piccolo, chiedendo di fare chiarezza sulle cause del decesso.

Dell'accaduto sono stati informati i carabinieri del Nas, nucleo antisofisticazione e sanità. Il pm Davide Ognibene ha disposto l'autopsia giudiziaria, effettuata nei giorni scorsi da un medico dell'istituto di medicina legale di Verona. Nulla trapela dagli inquirenti.

Si tratta di accertamenti complessi e la relazione del perito non sarà depositata a breve, anche se una prima ipotesi c'è: sarebbe stata rilevata una carica batterica di escherichia coli elevatissima, dunque il piccolo potrebbe essere deceduto a causa di una sepsi fulminante.

Le indagini sono ad ampio spettro e non solo coinvolgono due strutture sanitarie (l'ospedale Santa Maria del Carmine di Rovereto e il Santa Chiara di Trento), e dunque l'operato di più professionisti che in quel tragico 13 giugno erano di turno, ma si ampliano all'anamnesi familiare in riferimento a possibili patologie dei genitori e ad eventuali malattie dei componenti della famiglia della madre e del padre.

Il bimbo era nato con parto cesareo alla 36esima settimana di gestazione. Non ci sarebbero state complicazioni nel momenti in cui il piccolo ha visto la luce, ma poi le condizioni sono peggiorate fino al decesso.

A muoversi per prima è stata la stessa direzione sanitaria, che ha disposto l'esame post mortem ma, a seguito della segnalazione dei genitori alla procura, si è proceduto con l'autopsia giudiziaria.

Sono necessari riscontri precisi per escludere che si tratti di un caso di Sids, la sindrome della morte improvvisa del lattante, e per un'eventuale conferma di infezione da escherichia coli, batterio che può essere trasmesso dalla madre al bimbo nel corso della gravidanza e al momento del parto.

Ma potrebbe anche esserci stata una successiva esposizione del bimbo a questo pericolo, attraverso mani contaminate e uniformi del personale. Il funerale del piccolo Lav sarà celebrato martedì al cimitero di Trento. Ma. Vi.

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