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Olimpiadi, a Cortina il villaggio olimpico sarà smantellato dopo i Giochi. E a Sondrio si pensa al traforo del Mortirolo

Oggi a palazzo Chigi seduta della cabina di regia sulle Olimpiadi invernali 2026, il presidente veneto Zaia: "È andata benissimo, abbiamo definito il piano degli investimenti"

ROMA. "È andata benissimo, abbiamo definito il piano degli investimenti".

Lo ha dichiarato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, lasciando palazzo Chigi al termine della cabina di regia sulle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026.

"Per quanto riguarda Cortina, c'è la variante con i suoi tre stralci, c'è la variante di Longarone e poi ovviamente sono state definite tutte le opere sportive necessarie perché i Giochi si possano realizzare", ha aggiunto, spiegando che "è confermato il villaggio olimpico di Cortina, con l'opzione del noleggio: sarà un villaggio che poi verrà smantellato, anche per non fare occupazione di suolo e per risparmiare. L'opzione è quella scelta, si va nella direzione della zona di Fiames, avendo chiuso tutta la partita finanziaria".

Fiames si trova a circa quattro chilometri dal centro abitato di Cortina d'Ampezzo, sulla statale di Alemagna, in direzione val Pusteria, attraversato anche dalla ciclabile verso Dobbiaco.

"Milano-Cortina: il traforo del Mortirolo sarebbe un'opera essenziale per collegare i territori delle Olimpiadi": In occasione della nuova cabina di regia a palazzo Chigi, il presidente di Fai Conftrasporto-Confcommercio Paolo Uggè, torna a parlare di un'infrastruttura che definisce essenziale e che può contare su progetti già pronti.

"Il traforo del Mortirolo sarebbe utile all'economia di due valli (Valtellina e Valcamonica), favorirebbe i collegamenti Livigno-Cortina per le Olimpiadi del 2026, dando anche una risposta alla salvaguardia ambientale con un più basso indice di inquinamento legato alla minore percorrenza (110 kilometri in meno) rispetto alla viabilità esistente", spiega Uggè.

"L'opera eviterebbe il blocco della circolazione in caso di imprevisti e fenomeni franosi lungo la direttrice di collegamento fra Lombardia e Veneto e consentirebbe alla provincia di Sondrio di rimanere accessibile ai tantissimi visitatori provenienti da est e da sud per un evento sportivo di questa portata - prosegue il presidente di Fai-Conftrasporto - Con gli 8 chilometri di galleria previsti dal progetto, inoltre, si favorirebbero condizioni turistiche permanenti per le località montane".

"Ora occorre lavorare con Intelligenza e creare le condizioni perché le Olimpiadi invernali abbiano il successo che tutta l'Italia si attende.

Per far questo occorre, tra le infrastrutture da realizzare, favorire il collegamento tra la provincia di Sondrio e il Bellunese, oltre che potenziare i collegamenti tra Milano e Sondrio", conclude il presidente di Fai-Conftrasporto.

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