Animali / Il caso

L'Oipa si oppone all'archiviazione della denuncia su maltrattamenti degli orsi al Casteller

L'organizzazione nel 2020 aveva chiesto anche il sequestro preventivo del centro faunistico della Provincia a Trento, il recinto all'epoca ospitava M49, Dj3 e M57

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TRENTO. L'Oipa ha presentato opposizione alla richiesta di archiviazione del procedimento avviato con la denuncia per maltrattamenti e l'istanza per il sequestro preventivo del centro faunistico della Provincia di Trento in località Casteller, che alla presentazione degli atti ospitava gli orsi M49, Dj3 e M57.

"Abbiamo presentato opposizione per chiedere ulteriori indagini sulla base dei nuovi spunti da noi forniti.

Il giudice si è riservato di decidere se ordinare nuove indagini o archiviare", spiega, in una nota, l'avvocato Claudia Taccani, responsabile dell'ufficio legale dell'associazione animalista.

L'udienza in Camera di consiglio si è tenuta stamattina, 4 aprile, al Tribunale di Trento, davanti al giudice per le indagini preliminari: oggetto era appunto l’esposto per maltrattamento e l’istanza di sequestro preventivo presentati nell'ottobre 2020 dall’Organizzazione internazionale protezione animali, che denunciava l'inidoneità della struttura a ospitare gli orsi allora lì detenuti: M49, M57 e DJ3, quest’ultima al Casteller da 9 anni al momento della denuncia.

L’udienza - spiega una nota dell'Oipa - ha trattato l’opposizione alla richiesta di archiviazione del procedimento sulla denuncia per maltrattamento e detenzione incompatibile alla luce di quanto attestato dagli esperti raggruppamento dei carabinieri Cites inviati dal ministero dell’Ambiente nel settembre 2020.

«Il pubblico ministero ha chiesto archiviazione e noi dell’Oipa abbiamo presentato opposizione per chiedere ulteriori indagini sulla base dei nuovi spunti da noi forniti», comunica l’avvocato Claudia Taccani.

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