Economia / Lavoro

Cuochi e camerieri a ruba per la stagione invernale: secondo l'indagine Excelsior ne servono 4.000

Come di consueto, anche questo mese è significativa la richiesta di autisti di mezzi di trasporto (650 ingressi), che si confermano anche tra le figure di più difficile reperimento: solo il 40,2 per cento dei posti di lavoro offerti dalle imprese vengono saturati

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TRENTO. AAA cercansi disperatamente cuochi e camerieri per la stagione invernale. Secondo i dati dell'Indagine Excelsior, condotta da Unioncamere e Anpal, sono 10.270 i contratti che le imprese trentine prevedono di sottoscrivere nel mese di dicembre, in aumento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (+800) e in linea con i livelli della domanda di lavoro del periodo pre-Covid: nel dicembre del 2019 gli ingressi previsti erano stati 10.240.

Segno che la stagione turistica, già partita con ottime premesse nel ponte dell'Immacolata, nel sentiment degli addetti al lavoro (albergatori e ristoratori) dovrebbe offrire ottimi numeri, nonostante il quadro congiunturale difficile a causa dell'inflazione e della situazione internazionale.In particolare - spiega l'indagine Excelsior - la ricerca di personale per la stagione invernale da parte delle imprese del settore turistico registra 6.340 nuovi ingressi (6.140 nel 2019), per lo più riservati a cuochi e camerieri (4.050).

Seguono le richieste di personale non qualificato nei servizi di pulizia e in altri servizi alle persone (2.010 ingressi) e quella di commessi e altro personale qualificato per negozi, esercizi all'ingrosso e grande distribuzione (750).

Come di consueto, anche questo mese è significativa la richiesta di autisti di mezzi di trasporto (650 ingressi), che si confermano anche tra le figure di più difficile reperimento: solo il 40,2 per cento dei posti di lavoro offerti dalle imprese vengono saturati.

In generale rimane alta la difficoltà di reperimento (41 per cento) così come la percentuale di assunzioni per le quali viene richiesto solamente il titolo di scuola dell'obbligo (46,4%, contro il 25,6% del dicembre 2019). Gli ingressi previsti per i diplomati scendono al 47,1% delle assunzioni totali contro il 68,9% di dicembre 2019.

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