Walfare / Il caso

Case di riposo in Trentino, è scontro aperto sulle rette

Tensione dopo l'inchiesta della Corte dei conti sui bilanci delle case di riposo nel periodo 2019-2021. Chiogna (Civica di Trento): «Aumento necessario». Parolari (Opera Romani): «Ridurre le spese è possibile»

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di Luisa Maria Patruno

TRENTO. L'indagine della Corte dei conti sui bilanci delle case di riposo trentine nel periodo 2019-2021 ha fatto emergere grandi differenze nei risultati, tra le Apsp, con strutture che hanno registrato utili e molte altre con buchi importanti ripianati dalla Provincia.

E tornano le tensioni nel mondo delle Rsa, con la polemica interna ad Upipa tra l'ex presidente Francesca Parolari, che guida l'Opera Romani di Nomi e Volano, una delle realtà più virtuose, e l'attuale presidente Michela Chiogna (Civica di Trento).

Quest'ultima ritiene necessari gli aumenti delle tariffe e invoca l'intervento della Provincia per salvare i bilanci.

Parolari replica invitando a ridurre le spese: «È immorale andare a mettere le mani nelle tasche delle famiglie o chiedere altri soldi alla Provincia, che poi sono sempre soldi dei contribuenti, se prima non hai fatto di tutto per cercare di risparmiare e rendere più efficiente l’organizzazione del servizio».

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