Energia / I rincari

È partito l'inverno più difficile: si possono accendere gli impianti di riscaldamento

Per ora, specie nel fondovalle, le temperature sono clementi ma la stagione fredda è alle porte e aumenta la preoccupazione per il caro  bollette, nell'attesa che vi siano nuovi provvedimenti del governo per mitigare i costi per cittadini e imprese

BOLLETTE Dalla Provincia 180 euro ad ogni famiglia

di Matteo Lunelli

TRENTO. E' scattato il via libera per l'accesione del riscaldamento. Con un occhio sì alle temperature, ma un altro ben aperto sul portafoglio.

Dal 22 ottobre, infatti, era prevista l'accensione dei riscaldamenti in tutto il territorio provinciale, seppur con orari e regole leggermente differenti da comune a comune. Il Trentino, infatti, è diviso in due zone: la "E" - che ha delle limitazioni orarie con un massimo di 13 ore giornaliere di accensione - e la "F" - nella quale non ci sono limitazioni.

Nella prima zona rientrano tutta la valle dell'Adige, l'area del Garda e parte della bassa Valsugana. Questo l'elenco dei comuni con le limitazioni giornaliere: Arco, Avio, Besenello, Borgo, Calliano, Castelnuovo, Grigno, Isera, Lavis, Mezzocorona, Mori, Nago Torbole, Nave San Rocco, Nogaredo, Nomi, Ospedaletto, Padergnone, Pomarolo, Riva del Garda, Roveré della Luna, Rovereto, Mezzolombardo, San Michele all'Adige, Scurelle, Trento, Vezzano, Villa Agnedo, Villa Lagarina, Zambana.

Per quanto riguarda il capoluogo, il Comune di Trento è sostanzialmente tagliato a metà tra zona "E" e zona "F", visto che una serie di frazioni (tutta l'area del Bondone e parte della collina est, ovvero Oltrecastello, San Rocco e parte di Povo e Villazzano) sono sopra il limite dei 430 metri di altitudine. Tutti gli altri comuni del Trentino - sostanzialmente tutte le valli - appartengono alla zona "F".

Quest'anno, come ben sappiamo, non sarà comunque un inverno come gli altri. Al netto delle regole sugli orari di accensione, l'aspetto più importante è quello legato ai costi. Nelle case private, negli appartamenti, nei condomini, infatti, la parola d'ordine è risparmiare. Il clima di questi giorni sta aiutando, ma è evidente che da zona a zona la situazione cambia: in alta val di Fassa e sul Garda, inevitabilmente, si registrano temperature differenti soprattutto nelle prime ore del mattino e la sera/notte.

«Non è facile - spiega Alberto Bonomi - Energy Manager della Provincia - dare dei suggerimenti validi per tutti sull'accensione del riscaldamento, perché dipende dal comune dove si abita, dalla tipologia dell'impianto - radiatori o riscaldamento a pavimento hanno esigenze differenti - e dall'età di chi abita nelle case. Il consiglio è usare il buonsenso e pensare al portafoglio, che è un aspetto sufficientemente convincente viste le previsioni di costo.

Negli uffici pubblici la regola è di avere massimo 19 gradi all'interno dei locali. Un consiglio importante riguarda invece i fornelli elettrici, che vanno assolutamente evitati, perché hanno altissimi consumi e, di conseguenza, costi molto alti. Poi restano validi tutti i suggerimenti della campagna informativa che stiamo portando avanti e rivolta a tutti i cittadini».

Ognuno di noi, nella propria quotidianità, può infatti mettere in atto una serie di comportamenti e piccoli accorgimenti che alla prossima bolletta potrebbero rivelarsi importanti. Nel dettaglio per ottenere un po' di risparmio energetico si consiglia di usare lampadine a risparmio energetico a LED, che permettono un risparmio superiore al 50% rispetto a quelle a incandescenza. Ovviamente bisognerà evitare di tenere la luce accesa inutilmente: quando si esce di casa o da una stanza è buona abitudine spegnere le luci.

In tal senso è bene anche ricordare di non lasciare i dispositivi in stand-by: solo spegnendo le luci di stand-by risparmi 35 KWh all'anno per ogni apparecchio. A proposito di riscaldamento, questo va regolato con attenzione: abbassando la temperatura anche solo di due gradi, si può risparmiare il 10-20% di energia. È importante evitare di coprire i radiatori: usare i termosifoni per asciugare la biancheria limita la diffusione del calore.

Le finestre? Meglio se chiuse per non disperdere calore, ricordandosi che per cambiare l'aria di un ambiente bastano cinque minuti di apertura. Capitolo elettrodomestici: meglio utilizzarli la sera e nei weekend (con buona pace dei vicini per il passaggio dell'aspirapolvere mentre si guardano un film o la partita): gli orari migliori sono dalle 19 alle 7, il sabato e la domenica.

Importante è anche sbrinare il frigo e congelatore regolarmente, considerato che il ghiaccio in eccesso fa aumentare il consumo di energia fino al 20%. Infine un consiglio che potrebbe sembrare paradossale: meglio la lavastoviglie del lavaggio a mano. La seconda possibilità, infatti, fa consumare fino al triplo di acqua calda e di energia.

Infine, come accennato, uno sguardo al meteo: se le temperature continuassero a essere quelle dei giorni scorsi l'esigenza di accendere i riscaldamenti potrebbe venire meno, accontentandosi magari di una copertina da divano per la serata di relax. Meteotrentino prevede minime intorno ai dieci gradi fino a metà della prossima settimana a Trento, ma spostandoci ad esempio a Canazei si arriva anche a 2 gradi (domenica), per poi stabilizzarsi intorno ai cinque.

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