Elezioni / Rebus

Politica: nel centrodestra il braccio di ferro per le candidature, fra Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia

Tre collegi ai salviniani, due agli esponenti della Meloni, e il berlusconiano  Giorgio Leonardi rischia di rimanere tagliato fuori: da Binelli a de Bertoldi, ecco i nomi in lizza per Roma

di Luisa Maria Patruno

TRENTO. Ci si sta avvicinando alla stretta finale sulla spartizione dei collegi nel centrodestra fra Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia. E proprio quest'ultima rischia di pagare le spese della contesa tra gli altri due partiti più grandi per aggiudicarsi un collegio in più in Trentino.

Si sta profilando, infatti, la soluzione di assegnare tre collegi alla Lega (probabilmente i due della Camera e il Senato della Valsugana) come aveva chiesto, e gli altri due collegi senatoriali di Trento e Rovereto al partito di Giorgia Meloni, che nel 2018 ne aveva solo uno.

Visto che i collegi uninominali in Trentino sono cinque è chiaro che Forza Italia rimarrebbe a bocca asciutta, ma del resto non avrà collegi neppure in Friuli Venezia Giulia e neanche in Valle d'Aosta. Il partito di Berlusconi ha preferito rivendicare altri collegi per accontentare i parlamentari uscenti che si contendono la chance di rielezione.

La conseguenza è che l'assessore regionale e coordinatore di Forza Italia in Trentino, Giorgio Leonardi, potrà solo, se vorrà, candidarsi sul listino del partito per la quota proporzionale, dove però i sondaggi escludono che qui ci sia spazio per conquistare un seggio.

Con tre collegi a disposizione, che vengono dati come molto favorevoli al centrodestra, la Lega dovrebbe schierare per il Senato in Valsugana la senatrice ladina uscente, ex Forza Italia, Elena Testor, mentre nei due collegi per la Camera i nomi più probabili sono quelli della deputata Vanessa Cattoi, che verrebbe ricandidata sul suo collegio di Rovereto, che ora è stato allargato e ricomprende anche la Valsugana, e quello del commissario del partito e deputato uscente Diego Binelli sul collegio di Trento.

Quattro anni fa Binelli fu eletto nel listino proporzionale, ma questa volta con tre soli seggi disponibili, di cui uno appannaggio della Svp, la Lega non è così sicura di riuscire a conquistarne uno, perché probabilmente se la giocheranno anche Fratelli d'Italia e il Pd, quindi è probabile che l'onorevole Binelli venga schierato sul collegio oltre che sul proporzionale.

Dei deputati uscenti della Lega, quindi, resterebbero fuori Mauro Sutto e Martina Loss, che erano stati eletti alle suppletive dopo le dimissioni dal Parlamento di Maurizio Fugatti e Giulia Zanotelli a seguito della vittoria del centrodestra alle elezioni provinciali del 2018.

Per Fratelli d'Italia, invece, è certa la ricandidatura del senatore uscente Andrea de Bertoldi, che potrebbe correre sul collegio senatoriale di Trento, e viene data come la più probabile la candidatura della consigliera provinciale Alessia Ambrosi, ex Lega, che ha compiuto 40 anni proprio quest'anno, sul collegio senatoriale di Rovereto.

Quali collegi andranno effettivamente a Lega o Forza Italia c'è però ancora discussione. Si vedrà alla fine.Intanto, sia Alessia Ambrosi, che il commissario di Fratelli d'Italia, Alessandro Urzì (dovrebbe essere candidato come capolista sul listino proporzionale), sono intervenuti per stigmatizzare il tira e molla del centrosinistra nel tentativo di tenere insieme anche il «terzo polo» almeno sul Senato.

comments powered by Disqus