Politica / Il caso

Schiaffi alla deputata della Lega Martina Loss: condanna unanime della politica trentina

Aggredita assieme a due attivisti del Carroccio, mentre affiggevano manifesti elettorali per il referendum sulla giustizia: l'onorevole Martina Loss è stata schiaffeggiata, mentre uno degli altri due attivisti è stato colpito da un pugno al volto. L'aggressione a sfondo politico risale a domenica sera, nei pressi del cavalcaferrovia di San Lorenzo a Trento

I FATTI Ecco cosa è successo

TRENTO. Dalle istituzioni ai partiti, tutti danno solidarietà all'onorevole Martina Loss e condannare l'atto di violenza nei suoi confronti. La prima naturalmente è la giunta provinciale, che condanna l'accaduto ed esprime solidarietà all'onorevole Loss: «A lei ed alle persone che la stavano accompagnando - commenta il presidente Maurizio Fugatti con la giunta - tutta la nostra vicinanza assieme all'incoraggiamento affinché questa brutta vicenda non scalfisca il suo entusiasmo ed il suo impegno per la politica e per la nostra comunità».

Altrettanto netto è il sindaco Franco Ianeselli, che parla di attacco alla libertà: «È sempre da condannare chi colpisce il pluralismo politico. Per questo esprimo all'onorevole Loss e ai due militanti leghisti la solidarietà mia e di tutta la giunta. Sono convinto che i responsabili di questa aggressione saranno individuati al più presto dai carabinieri, il cui impegno per la sicurezza e la vivibilità della città è indiscutibile».

Sulla stessa lunghezza d'onda il presidente del consiglio comunale di Trento Mauro Piccoli, che parla di atto doppiamente grave: «da un lato per l'episodio inaccettabile in una città come Trento che vuole fare della sicurezza e della pacifica convivenza un modello; dall'altro perché avvenuto nell'ambito dell'esplicazione di una funzione politica che deve essere garantita». E forte si leva anche la parola del vicepresidente ladino del Consiglio regionale Luca Guglielmi: «Grande fiducia nell'operato delle forze dell'ordine per fare luce su quanto è avvenuto. È una brutta pagina che non fa onore ad un dibattito politico serio e costruttivo».

Dalle istituzioni al mondo sindacale, parole altrettanto nette arrivano dai sindacati: «Cgil Cisl Uil condannano con fermezza l'accaduto - si legge in una nota - e auspicano che venga fatta chiarezza in tempi rapidi sui fatti, accertandone anche le motivazioni che hanno spinto ad un gesto che non trova comunque alcuna giustificazione». Parole simili arrivano da tutte le forze politiche.

Fratelli d'Italia interviene con il senatore Andrea de Bertoldi, che su twitter parla di « vile aggressione» e tuona: «È conferma del fallimento delle politiche per la sicurezza del governo e della giunta Ianeselli di Trento». Che poi è il medesimo pensiero del commissario provinciale Alessandro Urzì: «Occorrono leggi severe, che tocca al governo scrivere, mezzi alle forze dell'ordine, che spetta al governo assicurare, volontà della amministrazioni cittadine che spetta alle forze politiche dettare senza voltarsi dall'altra di fronte alle richieste di aiuto di cittadini e associazioni. Salvo poi piangere quando i fattacci avvengono». Quanto al gruppo consiliare di Fratelli d'Italia osserva: «Riteniamo che tale aggressione, molto probabilmente di stampo politico, evidenzi ancora una volta come anche a Trento certe frange estremiste collegate ad una determinata parte, sfoghino nella violenza il loro dissenso».

Dall'altra parte Paolo Zanella a nome di Futura esprime solidarietà e condanna «con forza ogni atto violento, sempre ingiustificabile ancor più se compiuto contro una donna e contro la libera azione politica». E il Pd parla di atto esecrabile di violenza che «rappresenta un duro colpo all'essenza stessa della democrazia che tutela la libertà dell'azione politica e il pluralismo» e confida nell'individuazione dei responsabili, mentre Alessandro Dalri e Italo Gilmozzi, del Pd cittadino, parlano di «aggressione vigliacca».

Parla di «esponenti di una sinistra violenta e liberticida» Andrea Merler: «Il sindaco della nostra città deve fare di più per garantire la sicurezza di tutti i cittadini e, soprattutto, per consentire a tutti gli esponenti della politica di poter svolgere serenamente le loro funzioni». Infine, Italia Viva, che con la senatrice Donatella Conzatti condanna l'episodio e osserva che «ancora una volta, è una donna ad essere vittima di violenza» e il Patt che parla di atto esecrabile e osserva: «Pur rimanendo sporadici, non è la prima volta che siamo costretti a prendere le distanze da questo tipo di aggressioni. È fondamentale fare fronte comune per isolare i facinorosi».

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