L’evento / Il concerto

Notte bianca, centro chiuso: esercenti orientati ad abbassare le serrande ai fan di Vasco Rossi

Operatori incerti sul da farsi: "L'evento finirà oltre la mezzanotte quindi prima che tutti i partecipanti tornino in città passeranno almeno due o tre ore. I tempi saranno lunghi, ma come detto valuteremo cosa fare"

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TRENTO. Se la zona di Trento sud è ormai pronta ad accogliere Vasco Rossi in grande stile, con i locali ai blocchi di partenza tra menù innovativi, allestimenti e turni di ventiquattro ore, il centro città è ancora fortemente diviso. E mentre la Provincia si preoccupa di Google Maps su cui è intervenuta velocemente perché ci sono delle incongruenze nella geolocalizzazione dei percorsi a piedi, ad esempio da viale Verona o da viale Rovereto, per cui è previsto il doppio del tempo. La Provincia ha chiesto a Google di sistemare velocemente il dato.

Gli esercenti però non si preoccupano della geolocalizzazione e vogliono chiudere. Sì perché, spiegano gli esercenti, le 120 mila persone (se non di più) attese per il grande evento, si concentreranno principalmente proprio nella zona della Trentino Music Arena.

E dunque, nonostante la "notte bianca" programmata per la notte tra venerdì 20 e sabato 21 maggio, tante serrande si abbasseranno al normale orario di lavoro previsto per le giornate di quotidiana amministrazione. O almeno, questa è l'intenzione a oggi anche se tutto può ancora cambiare, in base all'evolversi della situazione.

«Al momento siamo in uno stato di "stand by" - ha spiegato Erisa del TJ bar. - Non sappiamo ancora come ci muoveremo con certezza, ora come ora però siamo indirizzati ad una chiusura "normale", quindi al nostro orario classico. Questo perché ci saranno dipendenti che andranno al concerto, ma anche perché l'evento finirà oltre la mezzanotte quindi prima che tutti i partecipanti tornino in città passeranno almeno due o tre ore. I tempi saranno lunghi, ma come detto valuteremo nei prossimi giorni».

Sulla stessa lunghezza d'onda anche la Forst, che non prevede grandi colpi di scena nelle giornate clou dell'evento, come spiegato dalla titolare Francesca Annunziata: «Considerato che ci barricano le strade e che sarà difficile vedere tante persone in città, stiamo valutando la chiusura delle cucina attorno alle ore 23. Coloro che prenderanno parte al concerto sicuramente arriveranno per le due o le tre di mattina, troppo tardi per noi anche perché sicuramente queste persone avranno già mangiato e bevuto nei locali più vicini all'evento oppure nei vari baracchini. Per il momento questa è la nostra linea, ma vedremo più avanti se mantenerla».

Insomma, a pochi giorni dal grande concerto sembra che la "notte bianca" non impatterà sulle decisioni dei gestori di bar e ristoranti, orientati per ora a rispettare i loro orari classici. Anche dal "Bella Vita" di via Oriola per esempio filtra una presa di posizione tutto sommato coerente con le altre, anche perché sottolineano gli operatori «ogni venerdì e sabato per noi è notte bianca, visto che lavoriamo quasi tutto il tempo. Certo, abbiamo intensificato gli ordini per farci trovare pronti se sarà necessario, ma non dovesse arrivare la folla non sarebbe un problema. Ci aspettiamo tante persone, ma non sappiamo quanta ne verrà perché di sicuro tutti si concentreranno a Trento sud».

Anche Marco Agostini, del Caffè Italia in un punto strategico come piazza Duomo, al momento non ha ancora preso una decisione definitiva: «È palese che tenere aperto sia conveniente, credo che in città ci sarà tantissima gente. Ma ho avuto l'esperienza della vittoria dell'Italia all'Europeo di calcio e devo dire che ho chiuso per disperazione. Se dovesse crearsi la stessa situazione, allora chiudere sarebbe la soluzione migliore, ma dall'altra bisogna anche valutare quanto personale avremo a disposizione per gestire un turno di notte. Di contro, come detto, sono sicuro che verranno tutti in centro dopo il concerto, perciò sto ancora valutando».

E anche Marco Antonucci, che oltre al bar Fiorentina gestisce anche un locale a Ravina, non si sbilancia: «Ci sarà tantissimo lavoro, ma a "macchia di leopardo". In alcune zone si lavorerà di più e in altre meno, al Fiorentina credo ci sarà l'assalto il giorno prima del concerto, mentre a Ravina potremmo intercettare più persone per via dei parcheggi. Non sarà un lavoro semplice, ma ci faremo sicuramente trovare pronti».

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