Trento / Il tema

Degrado al Parco della Predara, il sindaco apre all'ipotesi delle recinzioni

La soluzione contro i comportamenti violenti e lo spaccio di droga richiesta da tempo dal confinante hotel Hi è stata riproposta anche nell'incontro con i residente. Ianeselli ha annunciato intanto l'intensificazione dei controlli di polizia nell'area

di Leonardo Pontalti

TRENTO. Il sindaco apre alla chiusura. Franco Ianeselli è possibilista, sull'ipotesi di recintare l'area del parco della Predara.Degrado inenarrabile, spaccio continuo, fruitori del polmone verde del quartiere di San Martino messi in fuga da presenze poco raccomandabili: il ritratto poco edificante dell'area è quello tratteggiato dai responsabili dell'hotel Hi (l'ex Albermonaco).

Dove e come intervenire secondo loro, lo hanno spiegato mercoledì sera a residenti e operatori economici, durante un incontro, informale, per illustrare quello che hanno definito un "piano d'azione".«Se si vuole rilanciare il parco, va reso accogliente e il primo passo per riuscirci è regolarne l'accesso», hanno spiegato i gestori dell'Hi Alessio Agostini e Marco Guadagnini, affiancati dal consigliere comunale e già candidato sindaco Andrea Merler, che ha invitato per la Provincia l'assessore Mirko Bisesti (erano presenti, pur in qualità di residenti, anche i consiglieri di Futura Giulia Casonato e Federico Zappini).

Lo scenario proposto da Agostini e Guadagnini ha fatto pensare ad alcuni dei residenti alla possibilità che l'hotel voglia di fatto "cooptare" il parco, ma Guadagnini ha precisato che così non è: «Siamo pronti a metterci del nostro, anche a pagare le recinzioni per accelerare i tempi. Ma non vogliamo impossessarci dell'area. Certo avremmo le nostre idee su come gestirla, ma l'importante è risanarla una volta per tutte».«Possono essere proposte praticabili», ha replicato l'indomani Ianeselli, che all'incontro non era presente ma che non ha stoppato del tutto l'idea della posa di recinzioni, «anche perché logisticamente non si tratta di una cosa complicata come potrebbe essere nel caso ad esempio di piazza Dante.

L'affidamento a privati del parco è invece escluso. Possiamo ragionare su offerte che animino l'area da parte di associazioni, locali, attività, pure dell'hotel, ma nell'ambito di una valorizzazione da parte privata di beni che restano comuni».Mettere in campo attività e proposte per far vivere il parco è la proposta che i residenti avanzano da tempo: il comitato San Martino Buonconsiglio non da oggi ha proposto la realizzazione di una parete per l'arrampicata e di una passerella che permetta di scendere alla Predara da via Pontara, mentre il comitato San Martino Dentro regolarmente propone attraverso le attività del quartiere momenti di aggregazione e socialità nel parco.

Lo stesso caffè letterario Bookique rappresenta un valido presidio, anche se da parte di alcuni mercoledì sera sono arrivate ingenerose critiche verso la gestione di Serena Tomasi a cui - come lei stessa sommessamente ha fatto notare - non si può chiedere, anche di occuparsi della vigilanza riguardo a ciò che accade negli spazi che sovrastano il locale.Fra visioni che restano comunque diverse sulla via da percorrere per affrontare quello che tutti riconoscono come un problema (pur descritto con differenti sfumature di gravità), il confronto si è chiuso con Merler che ha annunciato il potenziamento dei controlli da parte delle forze dell'ordine: «Lo confermo, intensificheremo a breve i controlli di polizia locale e forze dell'ordine, coinvolgendo anche associazioni come quelle dei carabinieri in congedo. Sono lieto che se ne sia fatto portavoce il sindaco Merler», ha chiosato con una frecciata ironica Ianeselli.

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