Società / L'allarme

Morra: attenti anche alle infiltrazioni criminali nel turismo in Trentino

Prosegue oggi, 10 maggio, la missione in provincia della commissione antimafia. Il caso porfido, Endrizzi (M5S): a Lona Lases andava sciolto il consiglio comunale

LA MISSIONE Infiltrazioni della criminalità, la commissione antimafia arriva in Trentino
ALTO ADIGE Morra (antimafia) a Bolzano: "Investimenti sospetti sul fotovoltaico"

INCHIESTA Da Lona Lases il controllo su attività economiche a vasto raggio

TRENTO. "Possibile che tutto sia stato perimetrato in valle di Cembra?".

È la domanda-provocazione che il presidente della Commissione nazionale antimafia, Nicola Morra, ha messo sul piatto rispondendo alle domande sull'infiltrazione della 'ndrangheta nel settore del porfido in val di Cembra.

Morra è in regione per una serie di audizioni relative alla criminalità organizzata in Trentino Alto Adige.

Le audizioni proseguono oggi a Trento: l'organismo parlamentare ascolterà anche giornalisti e altri rappresentanti della società civile.

"L'economia trentina è solida - ha continuato Morra - ma ha caratteristiche tali da essere sussidiata, e per le organizzazione criminali è evidentemente fondamentale il rapporto con i decisori politici".

Morra ha spiegato che il contenuto di alcune audizioni è secretato, ma sono emersi - soprattutto nel settore turistico - elementi se non di preoccupazione, almeno meritevoli di approfondimento.

Per quanto riguarda le elezioni a Lona-Lases (che non si sono svolte perché non c'erano candidature, il Comune è commissariato), Morra ha auspicato un lavoro preventivo, chiedendo ai candidati le modalità di formazione delle liste, "perché la 'ndrangheta si infiltra nelle strutture pubbliche attraverso meccanismi elettorali".

Sul punto è intervenuto, rispondendo a una domanda, anchea Giovanni Endrizzi, senatore del M5S, membro della commissione: "Lo scioglimento per mafia del comune di Lona-Lases avrebbe avuto una funzione preventiva", ha detto riferendosi al mancato intervento del ministero degli interni, al quale alcuni mesi fa aveva rivolto un'interrogazione il deputato trentino Riccardo Fraccaro.

Endrizzi ha parlato a margine delle audizioni che si sono tenute in Trentino Alto Adige. "L'azione preventiva - ha aggiunto Endrizzi - è auspicabile in presenza di un allarme sociale e di un pericolo di inquinamento delle amministrazioni".

L'onorevole Micaela Biancofiore, commissario della Commissione bicamerale sulle mafie, ha parlato di pressioni della politica per scongiurare uno scioglimento che avrebbe "macchiato" l'immagine di un terra ritenuta immune dalla criminalità organizzata.

Sullo sfondo c'è un'inchiesta, sfociata nel procedimento penale Perfido, attualmente in corso, sulle infiltrazioni della 'ndrangheta in Trentino. SOno undici gli imputati rimasti, per altri tre si procederà con rito abbreviato, mentre altre quattro posizioni sono già state definite (due patteggiamenti e un'assoluzione).

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