Internet / L'allarme

Pedopornografia e adescamento, reati in aumento in Trentino Alto Adige: l'anno scorso 71 denunce

In regione si è registrato un incremento del 28% rispetto all'anno precedente del numero di bambini coinvolti: i dati della polizia postale

ARRESTO Un 62enne trentino accusato di aver adescato ragazzine online
L'INCHIESTA
Nella rete di pedofili online c'era anche un cinquantenne trentino

TRENTO. Nel 2021 sono stati 97 i casi di pedopornografia e adescamento trattati dal compartimento di polizia postale e delle comunicazioni del Trentino Alto Adige, con un incremento del 28% rispetto all'anno precedente del numero di bambini coinvolti.

Le persone indagate per reati collegati e denunciati all'autorità giudiziaria sono 71.

Nel primo trimestre del 2022 si registra una crescita del numero degli arrestati rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

Lo comunica la polizia postale in occasione della Giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia.

"Nell'ultimo anno, sempre più spesso l'analisi delle immagini pedopornografiche e le attività investigative svolte su tutto il territorio nazionale, con il coordinamento del Cncpo, consentano di salvare piccole vittime, oggetto di abusi sessuali reali perpetrati da soggetti che appartengono alla loro cerchia di fiducia", ha affermato il dirigente del compartimento di polizia postale e delle comunicazioni del Trentino Alto Adige, Alberto Di Cuffa. A quanto evidenziato dal dirigente, socialnetwork, videogiochi e messaggistica costituiscono un pericolo "a cui prestare la massima attenzione", in particolare per lo "stretto il rapporto tra le vittime e i dispositivi tecnologici".

"L'emergenza pandemica ha accelerato i processi di avvicinamento tra bambini e Internet, ha intensificato il rapporto di reciproca attrazione che già esisteva tra adolescenza e servizi di rete sociale online ed ha influenzato le abitudini quotidiane di ognuno di noi, imponendo una relazione sempre più stretta con il mondo virtuale.

La complessità di questa minaccia impone continui sforzi di adeguamento e una sinergia costante, sia con i collaterali organismi esteri di polizia, che con il mondo dell'associazionismo attivo per la tutela dei minori, in un'ottica di sistema", ha concluso Di Cuffa.

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