Sanità / Il caso

La Provincia: la carenza cronica di medici specializzati richiede l’intervento dei gettonisti

L'assessora Segnana sui ginecologi "pendolari" in val di Fiemme da altre regioni: "I compensi massimi sono di 855 euro lordi per un turno di 12 ore e l’Apss non sostiene ulteriori spese di trasferta"

L'INTERROGAZIONE Degasperi: "Ingaggiati a costi stellari dall'Apss medici pensionati"

TRENTO. L'assessora provinciale alla salute, Stefania Segnana, replica all'intervento del consigliere di opposizione Filippo Degasperi (Onda civica) su quello che descrive come un costoso viavai di medici specialisti, nella fattispecie ginecologi, da altre regioni italiane, per far fronte alla carenza sul territorio.

"La carenza cronica di medici specializzati - si legge in una nota di piazza Dante - richiede necessariamente l’intervento dei gettonisti, al fine di garantire una copertura completa dei turni. I compensi massimi sono di 855 euro lordi per un turno di 12 ore, si tratta oltretutto di un importo onnicomprensivo e l’Apss non sostiene ulteriori spese di trasferta come viaggio, vitto o alloggio.

Il riferimento è all’ospedale di Cavalese e al suo punto nascita dove, nel mese di marzo, si sono registrati 7 parti (in aprile è previsto un aumento, dato che nella prima metà del mese sono venuti alla luce 6 bambini).

L’amministrazione provinciale conferma la propria attenzione agli ospedali di valle e sostiene la necessità di garantire servizi efficienti nei territori più lontani dai grandi centri, come la val di Fiemme dove nella scorsa legislatura era stato chiuso il punto nascita".

L’assessore alla salute ricorda che, secondo le linee guida concordate nel 2010 tra Stato e Regioni, nei nosocomi con nascite inferiori alle 500 unità (come nel caso dell’ospedale di alta montagna di Cavalese) è necessario garantire turni di guardia attiva 24 ore al giorno, disponendo con ciò di un adeguato numero di medici.

Per questo motivo i gettonisti rappresentano una risorsa fondamentale per questo servizio, posto che i professionisti in questione si occupano anche dell'espletamento delle attività ambulatoriali e consultoriali in continuità con i medici specializzati.

I medici, come pure gli altri professionisti della sanità sono risorse fondamentali - commenta l’assessore - ma che tutti faticano a reperire. L’elemento economico è un fattore significativo, ma non l’unico capace di attrarre verso il nostro sistema.

Ma sostenere che paghiamo troppo garantendo in più altri benefit è davvero fuori luogo per non dire pretestuoso”, conclude Segnana.

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