Edilizia / La tragedia

L'operaio morto sul lavoro a Trento, i sindacati: proliferano i cantieri ma i controlli sulla sicurezza sono insufficienti

Dopo l'incidente avvenuto oggi, 15 aprile, in un cantiere edile, intervengono i segretari provinciali di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil del Trentino: avevamo proposto invano di istituire la figura del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale

LA MORTE Operaio 39enne vittima di un incidente in corso Buonarroti
VAL DI FIEMME Ucciso da un tronco l'imprenditore Aldo Fanton

TRENTO. "Sempre più spesso siamo costretti a commentare questi tristi fatti di cronaca quando sono in corso indagini in merito all'accaduto.

Mentre mancano controlli sufficienti e in grado di ispezionare le condizioni di lavoro nei tantissimi cantieri avviati grazie al bonus 110% che ha trainato e continua a trainare la ripresa occupazionale nel settore edile".

Lo scrivono - in una nota congiunta - i segretari provinciali di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil del Trentino, Matteo Salvetti, Fabrizio Bignotti e Sandra Ferrari, in merito al decesso dell'operaio 39enne di origine albanesi,avvenuto in un cantiere di corso Buonarroti, a Trento.

A quanto riportano Salvetti, Bignotti e Ferrari, era stato chiesto ad Ance e Associazione artigiani, in occasione del rinnovo del contratto provinciale di settore, di istituire la figura del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale (Rlst), "ma tale figura - scrivono - è stata ritenuta superflua dalle controparti al tavolo di trattativa".

I sindacalisti, esprimendo il cordoglio ai famigliari dell'operaio, annunciano che torneranno a insistere sull'istituzione del Rlst e chiedono un incontro urgente con il Comitato provinciale per la salute e sicurezza che coinvolga i gruppi tecnici di coordinamento.

Interviene anche la deputata Pd, Romina Mura, presidente della commissione lavoro della Camera, per esprimere cordoglio per i due operai morti oggi a Sorso, in provincia di Sassari, e a Trento, e parla di danni collaterali intollerabili.

"Ci stringiamo sgomenti - dichiara la parlamentare - accanto alla famiglia dell'operaio stroncato a Sorso, in circostanze che confidiamo saranno presto chiarite, e a quella della vittima di un'altra tragedia che si è verificata oggi in un cantiere a Trento. Il lavoro dovrebbe essere speranza di una vita degna e invece ancora una volta ha portato la morte di un giovane. A questo non ci rassegneremo mai.

Il fenomeno delle morti bianche non accenna a rallentare e anzi i numeri di quest'anno già ci prospettano un aggravamento. Credo che i lavoratori, soprattutto quelli più giovani e forse più inesperti o meno tutelati, stiano pagando un prezzo assurdo in termini di vite ma anche di infortuni. Questa non è la ripresa che si può volere, questo non è un 'danno collaterale' accettabile".

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