Sanità / Provincia

Ecco dove sorgeranno le dieci nuove Case della comunità in Trentino

Presentato al ministero della salute proprio all'ultimo minuto il piano provinciale per accedere ai 65 milioni assegnati dal Pnrr. Individuati anche tre ospedali: Mezzolombardo, Tione e Ala

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di Luisa Maria Patruno

TRENTO. Scadeva ieri il termine entro il quale la Provincia di Trento doveva presentare al ministero della Salute il piano provinciale con i progetti da finanziare con i 65 milioni assegnati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) per la «missione 6» (Salute), che prevede, tra i vari interventi, la realizzazione di 10 Case della comunità e poi di 3 Ospedali della comunità, che sono strutture intermedie per accogliere pazienti dimessi dagli ospedali, ma che hanno ancora necessità di assistenza sanitaria.

L'assegnazione delle risorse alla Provincia di Trento, così come alle altre Regioni, è avvenuta per decreto del Ministero essenzialmente in modo proporzionale, in base alla popolazione residente con età superiore ai 65 anni.

Ma perché effettivamente queste risorse europee poi vengano trasferite alla Provincia è necessaria la presentazione di un piano dettagliato degli interventi al fine di sottoscrivere (entro maggio) il Contratto istituzionale di sviluppo.

Nelle ultime settimane l'assessora provinciale alla Salute, Stefania Segnana, ha incontrato sindaci e amministratori locali per un confronto sulla localizzazione delle nuove Case della comunità e dei 3 Ospedali della comunità prima di inviare il piano al Ministero.

Le collocazioni delle 10 Case della comunità, per un finanziamento di circa 15 milioni di euro individuano alcune strutture già esistenti, che quindi verranno ristrutturate e adeguate allo scopo, e altre completamente nuove.Le strutture esistenti dove sorgeranno le Case della comunità sono a Malé l'attuale poliambulatorio in via 4 Novembre; a San Giovanni di Fassa il poliambulatorio in strada di Prè de Geja; a Borgo Valsugana l'ex sanatorio in Corso Vicenza; a Pergine Valsugana i padiglioni Pensini e poliambulatorio (ex osservazione neuro); a Riva del Garda il poliambulatorio in via Rosmini 5/b; ad Ala l'ex ospedale in piazza Papa Giovanni XXIII.

Le nuove strutture individuate verranno realizzate invece a Rovereto al Centro servizi sanitari (ex Bimac) in via Lungo Leno sinistro; a Cles nell'ex caserma dei vigili del fuoco in via Diaz; a Trento al centro servizi sanitari di Trento sud al Centro direzionale sud.

Infine a Predazzo in via Marconi come già annunciato.

Le Case della salute hanno lo scopo di diventare il centro dove coordinare tutti i servizi offerti sul territorio in particolare ai malati cronici. Vi dovranno essere presenti tra l'altro équipe multidisciplinari, infermieri di comunità, medici di medicina generale, specialisti, assistenza domiciliare, servizi sociali, telemedicina, punto prelievi, associazioni di volontariato.

Al personale e all'organizzazione dovrà pensare la Provincia, il Pnrr finanzia la struttura.

Lo stesso vale per i 3 Ospedali di comunità, che svolgono la funzione di struttura intermedia tra domicilio e ricovero ospedaliero per favorire dimissioni "protette" in luoghi più idonei ai bisogni assistenziali e al recupero funzionale del paziente rispetto al proprio domicilio.

Avranno un numero di posti letto fra i 15 e i 20.

Il finanziamento del Pnrr è di oltre 8 milioni di euro. Le collocazioni previste dalla Provincia ne individuano uno per distretto.

Quindi a nord sarà a Mezzolombardo, dove già l'ex ospedale è stato trasformato in una struttura intermedia; a est sarà a Pergine, mentre per quanto riguarda il distretto sud la Provincia ha individuato Tione e Ala. Solo uno dei due sarà finanziato con i fondi del Pnrr.

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