Politica / Il congresso

Calenda: "Porto Azione al 20% e poi ve lo lascio. Siamo aperti a tutti i riformisti e liberali"

A Roma si è concluso il primo congresso del partito fondato dall'ex ministro. Sono due i trentini eletti nel comitato direttivo nazionale: Laura Scalfi e Mario Raffaelli

ROMA. "Porto questo partito al 20% e poi ve lo lascio. Noi parleremo sempre con i partiti europeisti e eredi della democrazia liberale. Poi mi chiedono 'con chi stai'? Stiamo con Bonino, con Cottarelli, anche se abbiamo sensibilità diverse, liberali puri, ma anche i liberal-progressisti come me, ma anche i cattolici. Ma queste culture non devono solo convivere ma anche competere per la leadership. Non c'è problema se nascono correnti".

Così il neosegretario di Azione, Carlo Calenda, nel suo intervento conclusivo del primo congresso del partito.

"È il campo che ci ha portato al 20% a Roma, il campo dell'audacia, del combattimento per ogni voto, per ogni tessera", ha aggiunto.

"Io non sono un leader carismatico, siamo liberali.

Alle donne, che già mi fa schifo dire alle donne, dico che spero che al prossimo congresso ci sia una donna che mi cacci dalla leadership. Fatela questa battaglia, ma è l'ultima volta che parlo così delle donne", ha aggiunto.

Sono due i trentini eletti nel comitato direttivo nazionale del partito: Laura Scalfi e Mario Raffaelli.

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