Giustizia / Processo

Truffa aggravata per i contributi all’emittenza, chiesto il rinvio a giudizio di Albino Leonardi, il commercialista di Cles nega tutto

Legale rappresentante della società «Rosengarten Media» della tv locale VideoBolzano33, riscosse oltre 700 mile euro dallo Stato: l’inchiesta da un esposto del «concorrente» Graziano Angeli

di Mario Bertoldi

CLES. A carico di Albino Leonardi, noto commercialista di Cles, la Procura della Repubblica di Bolzano ha confermato l'accusa di truffa aggravata ai danni dello Stato e ha depositato richiesta di rinvio a giudizio. L'udienza preliminare è già stata fissata al 7 giugno prossimo.

Il procedimento è stato incardinato anche nei confronti della società «Rosengarten Media srl» al tempo dei fatti editore dell'emittente televisiva VideoBolzano 33 (che non ha nulla a che fare con l'attuale proprietà dell'emittente) e del canale di lingua tedesca Sdf.

La vicenda riguarda i contributi ministeriali incassati dalla società editrice (di cui all'epoca Albino Leonardi era rappresentante legale) inducendo in errore (così si legge nel capo d'imputazione) il Ministero per lo Sviluppo economico in merito alla sussistenza dei requisiti richiesti.

In altre parole la documentazione inviata a Roma sarebbe stata deliberatamente alterata al fine di ottenere contributi notevolmente più alti.

L'inchiesta venne avviata alcuni mesi fa sulla base di un esposto presentato da un altro editore televisivo trentino (Graziano Angeli) che oggi appare negli incartamenti come parte lesa. In effetti i contributi elargiti ogni anno alle emittenti radiotelevisive locali vengono decisi e suddivisi sulla base di punteggi che portano alla ripartizione della somma finanziata dallo Stato.

E' dunque evidente che se un editore trova il modo di ottenere contributi "gonfiati" toglie di fatto risorse agli altri operatori. Proprio per questo è possibile che la vicenda generi anche altri contenziosi in sede civile.

Leonardi respinge nettamente tutte le contestazioni.

L'inchiesta, scaturita come detto da un esposto, è stata curata dalla Guardia di Finanza e coordinata dal sostituto procuratore Andrea Sacchetti che ora ha chiesto il rinvio a giudizio del commercialista Leonardi. Secondo quanto riportato nel capo d'imputazione, il professionista di Cles (difeso dagli avvocati Marco Galli e Alberto Iadanza del Foro di Verona) sarebbe riuscito ad ottenere - nell'arco di tre anni - contributi superiori di ben 728.727,45 euro rispetto a quanto avrebbe dovuto incassare a fronte di una documentazione aderente alla realtà. In caso di società editrice di più marchi televisivi (e dunque di palinsesti diversi) la normativa prevede l'obbligo di indicare il personale dipendente addetto al palinsesto di ogni marchio o programma televisivo, con un minimo di 8 dipendenti (di cui due giornalisti) per ogni marchio o palinsesto.

In sostanza la "Rosengarten Media srl" avrebbe dovuto presentare una pratica per Videobolzano 33 ed un'altra per Sdf. In realtà il commercialista Albino Leonardi avrebbe presentato un'unica domanda di contributo facendo risultare gli oltre 16 dipendenti complessivi tutti utilizzati per il marchio/palinsesto di Videobolzano 33 riuscendo in questa maniera a rientrare in graduatoria entro le prime 100 televisioni locali d'Italia più sovvenzionate.

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