Covid / Cifre

Coronavirus e regole, le ultime novità

Balzo in avanti dei pazienti ricoverati, il Trentino il peggiore in Italia (28%), mentre per incidenza e terapie intensive siamo già da settimane fuori soglia di allarme

ROMA. Ecco le ultime novità in materia di regole contro il Coronavirus. Stop alla didattica a distanza per gli studenti vaccinati. LE NUOVE REGOLE

 

TRENTO. Trentino a 1 solo ricovero dalla zona arancione. Il boom di nuovi ingressi di pazienti Covid in ospedale di ieri (+25, il dato più alto da inizio 2022 dopo il +27 del 12 gennaio scorso) fa tornare la nostra provincia in bilico per un cambio di colore.

Se in Italia resta al 16% la percentuale di terapie intensive occupate dai pazienti Covid, questa cala in 11 regioni: Abruzzo (19%), Calabria (11%), Friuli Venezia Giulia (23%), Lazio (21%), Liguria (14%), Lombardia (13%), PA Bolzano (12%), Sicilia (16%), Toscana (18%), Umbria (12%), Val d'Aosta (18%). Il tasso cresce, invece, in Basilicata (8%), PA Trento (28%), Piemonte (21%), Veneto (15%). Questo dato colloca il Trentino al primo posto per aumento dei ricoveri.

Sono i dati Agenas del 1 febbraio. Cinque regioni sono oltre il 20%: FVG, Lazio, Marche, Provincia di Trento, Piemonte.

Mentre a Roma si discute se togliere quelle regole e mentre il presidente Fugatti chiede che "si superi il metodo delle colorazioni", i numeri sono indiscutibili e pur in un trend generale di calo, il rischio di nuove restrizioni è concreto.

Nel dettaglio: l'incidenza dei contagi continua a essere ampiamente sopra soglia, con 1.967 nuovi contagi ogni 100.000 abitanti negli ultimi 7 giorni, mentre in arancione si va con 150 casi per 100 mila abitanti. Anche se, va detto, il calo è evidente: nella settimana dal 17 al 23 gennaio i positivi totali sono stati 16.039, mentre in quella dal 24 al 30 gennaio sono stati 12.236.

Anche in Rianimazione i numeri dicono che il Trentino ha superato i limiti previsti dalle regole, considerato che i 25 pazienti portano la percentuale di occupazione al 28%, mentre per restare gialli bisogna essere sotto il venti per cento. 

Infine il parametro dei ricoveri nei normali reparti, quello che ci ha sempre "salvati" dall'arancione. Con i dati di ieri siamo arrivati a 154 pazienti in "area medica": il parametro per restare in zona gialla è entro i 155.

A livello percentuale, stando al sito di Agenas, il Trentino è al 30% di occupazione (Bolzano è al 12% in Rianimazione e al 24% nei normali reparti). Se oggi e domani dovessimo superare anche la soglia dei ricoveri nei normali reparti, allora tutti e tre i parametri (la condizione è proprio questa) sarebbero da zona arancione e venerdì il ministro Speranza potrebbe firmare il provvedimento che inizierebbe lunedì prossimo e per due settimane.

Ribadiamo che si tratta dei numeri di ieri e che oggi - speriamo - la situazione potrà cambiare in meglio e il pericolo arancione potrà essere scongiurato. Però la fotografia è chiarissima: con un altro paziente Covid ricoverato si supererebbero tutti e tre i parametri e si lascerebbe la zona gialla. Pur, come detto, con un trend generale di calo, i numeri dimostrano che la situazione è ancora molto difficile, soprattutto negli ospedali, dove i pazienti Covid sono ancora tanti, dove gli ingressi per cause non Covid sono ancora tanti (basti pensare agli oltre 50 interventi di soccorso nel fine settimana solo sulle piste da sci) e il personale è poco e allo stremo.

Dopo aver visto il bollettino Covid di ieri, il colore al quale ci troviamo a dover pensare è l'arancione della "zona Covid", invece che il blu del Pit 1 del concerto di Vasco.

Ma se oggi e domani i dati dovessero peggiorare e, quindi, se dovesse arrivare il cambio di colorazione, cosa accadrebbe? In realtà per la gran parte dei trentini, ovvero quelli che hanno il green pass rafforzato, non cambierebbe nulla. Le maggiori restrizioni riguarderebbero i non vaccinati, per i quali tornerebbe tristemente d'attualità la "formula" degli spostamenti solo per salute, lavoro e necessità.

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