Covid / Norme

Tamponi di conferma, addio: il sistema non regge, da ieri basta un test antigenico e non serve più il molecolare

Dopo l’assalto ai drive-through, la decisione: chi si è infettato, alla fine del periodo di isolamento potrà fare anche solo un test rapido, e avrà il green pass

LE NUOVE REGOLE Ecco come funziona la fine della quarantena

di Patrizia Todesco

TRENTO. Stop da ieri al tampone molecolare di conferma per la positività al Covid 19 riscontrata attraverso un test antigenico.

Lo ha comunicato nelle scorse ore l'Azienda sanitaria, in accordo con la Provincia, ai medici di medicina generale e a coloro che hanno ricevuto una diagnosi di positività dopo un tampone rapido. La disposizione - che tiene conto delle circolari ministeriali e degli analoghi provvedimenti già presi in altre regioni - si è resa necessaria alla luce dell'insostenibile sovraccarico di lavoro che si era registrato nei giorni scorsi nei vari drive through.

In giornate in cui i positivi hanno superato i 5 mila positivi in quattro giorni, anche le questioni sull'affidabilità dei test antigenici sono state messe da parte. «In una situazione di altissima circolazione del virus come quella attuale è importante fare il più possibile le diagnosi dei positivi per limitare la circolazione, per quanto si possa in queste situazioni di emergenza.

Questa è una delle vie che le regioni hanno preso. La raccomandazione a tutti di fidarsi a tutti del tampone antigenico è temporanea fino a quanto la circolazione del virus sarà così. Dopodiché, nel momento in cui il virus circolerà meno e i contagi diminuiranno si potrà tornare al conferma del tampone», spiega la dottoressa Maria Grazia Zuccali, a capo del Dipartimento di Prevenzione dell'Azienda sanitaria. Questione di forze da mettere in campo per far fronte all'enorme mole di richieste, ma anche di indicazioni che arrivano direttamente da Roma.

La novità riguarda sia i positivi sintomatici che quelli asintomatici. «Poi sappiamo che se uno è positivo asintomatico ed è vaccinato con dose booster o ha effettuato la seconda dose da meno di 120 giorni accorcia il periodo di isolamento a 7 giorni.

Questo è indicato nella recente circolare che dice anche che il tampone in uscita può essere sia antigenico che molecolare. Se positivo il soggetto dovesse risultare ancora positivo in settima giornata rifarà il tampone in decima».

Nel mese di dicembre i numeri dei tamponi effettuati è impressionante. 32.512 i molecolari effettuati, una media di mille al giorno, tutti analizzati dal laboratorio di microbiologia dell'ospedale S. Chiara. Negli ultimi giorni, in particolare, si era registrato un picco che aveva comportato anche un lieve ritardo nelle conferme delle diagnosi. Ai numeri dei molecolari vanno poi aggiunti 275.115 antigenici. In vista degli obblighi che scatteranno nei prossimi giorni e renderanno indispensabile per la maggior parte delle attività avere il green pass rafforzato, il governo ha deciso di far scattare il «doppio automatismo».

In pratica a chi ha il tampone positivo viene sospeso il green pass, il tampone negativo, invece, lo deve riattivare. I tecnici stanno modificando gli algoritmi in modo che sulla piattaforma nazionale e sulla App Io venga registrato in tempo reale il cambio di condizione del cittadino e non ci siano ritardi nel nuovo rilascio della certificazione verde.

Intanto viene precisato che «il tampone negativo cartaceo è valido ai fini della certificazione di guarigione».

Per l'ex assessore alla salute Luca Zeni questa scelta «aumenta un po' il rischio di disagio per il cittadino, in particolare i falsi positivi, possibili con l'antigenico, che si faranno la quarantena per niente. L'antigenico per la guarigione invece aumenta un po' il rischio di avere falsi negativi che usciranno di casa ancora positivi, visto che l'affidabilità degli antigenici è il 90% contro il 99,9 dei molecolari».

Per quanto riguarda invece la terza dose per la fascia 16-17 anni, l'Azienda sanitaria si sta ancora organizzando e non c'è ancora una data d inizio precisa. Le indicazioni ministeriali prevedono a somministrazione di una dose di vaccino Comirnaty di Pfizer/Biontech, al dosaggio di 30 mcg in 0,3 ml, come richiamo (booster) di un ciclo primario indipendentemente dal vaccino utilizzato per lo stesso,

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