Covid / Il caso

Il ricorso di due dentisti che non vogliono vaccinarsi: il primo «no» dal Tar, restano sospesi

Il Tribunale amministrativo di Trento ha bocciato la misura cautelare richiesta, si discuterà nel merito nell’udienza del 16 dicembre: un certificato del proprio medico di base non vale come esenzione per i sanitari

TRENTO. Sono sfavorevoli ai due dentisti che hanno promosso i ricorsi i primi decreti in materia di obbligo vaccinale anticovid 19 emessi dal Tar di Trento. Il presidente Fulvio Rocco ha respinto la domanda di misura cautelare proposta dai due ricorrenti. La trattazione in sede collegiale si terrà nella camera di consiglio del 16 dicembre.

Per ora dunque i due dentisti (che avevano evitato l'obbligo vaccinale grazie ad un certificato medico), rimangono sospesi come prevede un provvedimento emesso dall'Ordine professionale il 3 novembre scorso.

«Va evidenziato - si legge nel decreto presidenziale - che il procedimento deputato all'ottenimento dell'esenzione dalla vaccinazione per la prevenzione dell'infezione da Covid 19 è ben differente per il personale sanitario assoggettato all'obbligo di vaccinazione rispetto al regime proprio della volontarietà di tale vaccinazione ad oggi contemplato per tutta la restante parte della popolazione».

La necessità della sussistenza di "specifiche condizioni cliniche, del personale sanitario che richiede l'esenzione implica che il medico di medicina generale, a differenza del medico vaccinatore che rilascia le esenzioni per il green pass, esponga puntualmente nella propria attestazione i motivi per i quali l'interessato non può essere vaccinato: motivi che dovranno poi essere, a loro volta, altrettanto scrupolosamente valutati dal Dipartimento di prevenzione dell'Azienda sanitaria al fine dell'eventuale omissione di un formale provvedimento di esenzione dall'obbligo vaccinale. Nel caso oggetto del ricorso il medico di medicina generale si è limitato ad attestare le generalità del richiedente con la generica affermazione, «indimostrata» sottolinea il Tar, che "in base alla visita medica, alla documentazione clinica presentatami necessita di esonero vaccinale per Covid 19».

Quindi la risposta dell'Azienda ("lei non ha prodotto documentazione idonea a giustificare la sua mancata vaccinazione"), risulta di per sé esaustivamente congrua».

Dunque per ora per i sanitari la strada dell'esenzione vaccinale passando dal medico di base si rivela sbarrata.

Naturalmente va precisato che siamo ancora in una fase cautelare: la questione è ancora aperta anche se il presidente del Tar ha già messo dei "paletti" nel motivare i due decreti in cui si sottolinea che l'attestazione del medico vaccinatore non vale per i rapporti di obbligatorietà ma solo per i facoltativi.

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