Politica / Rapporti

Fratelli d’Italia al presidente della Provincia: «Se Fugatti ci vuole in giunta ci siamo»

Il senatore Andrea de Bertoldi parla dei difficili rapporti tra il suo partito e la Lega : “Non abbiamo mai messo in crisi la maggioranza provinciale”

di Luisa Maria Patruno

TRENTO. «Noi non abbiamo mai rivendicato nulla, ma se il presidente Fugatti intenderà migliorare la compagine di giunta siamo disponibilissimi ad affrontare il discorso». Andrea de Bertoldi, senatore di Fratelli d'Italia, non usa giri di parole. E il presidente della Provincia e leader della coalizione di centrodestra, Maurizio Fugatti, ora non potrà più ignorare la questione. Fratelli d'Italia, che non era presente in consiglio provinciale ad inizio legislatura, conta adesso ben tre consiglieri, con Claudio Cia, che ha chiuso il suo movimento Agire per transitare nel partito di Giorgia Meloni, e le ex leghiste Alessia Ambrosi e Katia Rossato. Per numero di consiglieri è il secondo gruppo della maggioranza, ma non ha nemmeno un posto in giunta. E questa "anomalia" rischia di diventare un problema per il governatore leghista, come si è visto anche in questi mesi di ripetuti contrasti, tensioni e persino voti contrari di Fratelli d'Italia rispetto alla linea dell'esecutivo.

Senatore de Bertoldi, tra Fratelli d'Italia e la Lega è una fibrillazione continua, anche a livello provinciale, dove siete in maggioranza insieme. Come sono i rapporti tra voi?

I rapporti con la Lega, sia dal punto di vista personale che di partito, sono buoni, ma ovviamente, pur facendo parte di una stessa coalizione, c'è competitività tra noi e la Lega, come tra noi e Forza Italia. Ma questa competitività si esplica in un quadro strategicamente unitario di collaborazione e valori comuni.

Ci sono stati però ripetuti strappi su questioni importanti. Ad esempio Itas, centrali idroelettriche, piano ospedaliero. Non è un po' troppo?

Noi crediamo che in una squadra, in un'alleanza, sia importante che ci sia la libertà di portare tesi che riteniamo migliorative. Siamo fieri di poter apportare un contributo. I consiglieri lo hanno fatto sempre con un confronto prima all'interno della coalizione, poi se non c'era condivisione comunque hanno portato avanti dei progetti in cui crediamo fortemente. L'unanimismo non è mai stato un plusvalore, secondo me. E comunque non abbiamo mai messo in crisi la maggioranza provinciale.

Sulla legge sulle centrali idroelettriche la maggioranza però si è salvata grazie a due astensioni delle minoranze.

Quello delle centrali idroelettriche era un tema per Fratelli d'Italia inderogabile a difesa delle piccole imprese e dei comuni contro i grandi gruppi, una posizione a difesa del territorio e ci ha meravigliato dunque la linea della Lega a favore delle gare.

Pensa che Fratelli d'Italia dovrebbe entrare in giunta per avere più voce in capitolo?

Noi non abbiamo mai rivendicato nulla. Nessun esponente di Fratelli d'Italia ha mai rivendicato poltrone. E anche quando nelle settimane scorse sui giornali si diceva che ci avevano offerto l'assessorato alla Sanità, noi abbiamo detto che non abbiamo mai rivendicato posti. Noi diciamo però che se il presidente Fugatti intende migliorare, magari anche con noi, la compagine di giunta, ovviamente non ci tiriamo indietro. E rivendichiamo il diritto dovere, non essendo in giunta, di apportare proposte migliorative dove riteniamo che serva farlo.

Quindi la mossa passa ora al presidente Fugatti?

Noi abbiamo la massima fiducia nel presidente Fugatti. Se ritiene che sia il momento oggi, tra un mese o quando crede di apportare una crescita alla compagine di giunta, siamo disponibilissimi, ma non ricatteremo mai la maggioranza su questo. Chiediamo però alla maggioranza di considerare le proposte di Fratelli d'Italia. Qualche volta ci sarebbe potuta essere maggiore attenzione.

Adolfo Urso è stato chiamato alla guida del Copasir, chi guida ora Fratelli d'Italia in Trentino? Farete il congresso?

C'è il vicecommissario Roberto Biscaglia e tra qualche settimana sarà nominato il nuovo commissario. Il congresso si farà quando sarà fissato quello nazionale, che per ora non è previsto.

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