Economia / L'inchiesta

Infiltrazioni mafiose in Trentino, deciso il giudizio immediato

'Ndrangheta nel settore delle cave, diciotto le persone a processo in seguito all'indagine Perfido dei carabinieri del Ros: gli imputati sono tutti in carcere o agli arresti domiciliari

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TRENTO. Partirà a gennaio il processo per l'operazione Perfido sulle infiltrazioni della 'ndrangheta calabrese nel settore estrattivo trentino.

Le notifiche sono arrivate nelle scorse ore: giudizio immediato per i 18 imputati che dal 15 ottobre 2020 sono detenuti in carcere o agli arresti domiciliari con le accuse per tutti di associazione mafiosa e per alcuni anche di riduzione in schiavitù.

Nessuna udienza preliminare, dunque, ma su richiesta dei pm, la giudice De Tommaso ha disposto di procedere con questo rito che porta direttamente al giudizio.

Tra le persone che compariranno in aula, l'ex assessore esterno di Lona Lases Giuseppe Battaglia, il fratello Pietro e diversi imprenditori del settore estrattivo.

Secondo l'indagine Perfido dei carabinieri del Ros (19 le misure cautelari eseguite il 15 ottobre 2020), esisteva una "locale" della 'ndrangheta con base a Lona Lases e in diretto collegamento con Cardeto, in provincia di Reggio Calabria.

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