Sanità / La crisi

Caso ginecologia, trasferito ad altro incarico il primario Tateo dopo l'inchiesta sulle condizioni di lavoro nel reparto

Il rapporto della commisione interna dell'Apss: "Emergono fatti oggettivi e una situazione di reparto critica". Sarà trasferita anche un'altra figura dirigenziale della stessa unità dell'ospedale Santa Chiara, finito sotto inchiesta dopo le denunce dei familiari di Sara Pedri, la giovane ginecologa di cuin si sono perse le tracce da quattro mesi

TRENTO. Lunedì sarà trasferito in un'altra unità operativa il primario  dell’ostetricia e ginecologia di Trento, Saverio Tateo, dopo il rapporto consegnato al direttore generale, Pier Paolo Benetollo, e alla giunta provinciale dalla commissione interna d'inchiesta dell'Apss.

Oltre a quello del primario, viene disposto il trasferimento ad altro incarico, in una struttura diversa, anche di un'altra figura dirigenziale medica del reparto di ginecologia di cui il comunicato dell'Azienda sanitaria non fa il nome.

Più di 110 dieci le testimonianze raccolte dalla commissione. Sono emersi, spiega l'Apss, "fatti oggettivi e una situazione di reparto critica".

Ora quanto emerso sarà esaminato anche dall’ufficio procedimenti disciplinari dell'Apss, speiga il comunicato, per l’attivazione del relativo iter.

"Questi provvedimenti sono stati decisi al fine di tutelare la serenità delle pazienti, di tutti gli operatori coinvolti e a salvaguardia del buon funzionamento del reparto", sottolinea la nota dell'Azienda sanitaria.

Per il momento la direzione del reparto sarà affidata, a scavalco, al primario di ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Rovereto

Ecco il comunicato dell'Apss.

"Nella tarda serata di ieri la commissione interna di indagine, istituita dalla direzione generale per effettuare le audizioni del personale dell’Unità operativa di ginecologia dell’ospedale di Trento, ha completato i lavori raccogliendo una corposa documentazione e testimonianze di più di 110 persone.

Gli atti sono poi stati trasmessi al direttore generale.

Dalla documentazione emergono fatti oggettivi e una situazione di reparto critica che rendono necessario, a partire da lunedì 12 luglio, il trasferimento del direttore dell’ostetricia e ginecologia di Trento ad altra unità operativa e di un altro dirigente medico ad altra struttura ospedaliera dell’Apss.

Questi provvedimenti sono stati decisi al fine di tutelare la serenità delle pazienti, di tutti gli operatori coinvolti e a salvaguardia del buon funzionamento del reparto.

La direzione generale invierà gli atti della commissione di indagine all’Ufficio procedimenti disciplinari per l’attivazione del relativo iter.

L’unità operativa del Santa Chiara è stata affidata al direttore della struttura complessa di ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Rovereto che guiderà il reparto a scavalco".

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