Sanità / Il caso

Ginecologia e il "giallo" della delibera, Rossi: "Sconcertante che l'assessorato non consulti gli atti dell'Apss"

L'ex presidente della Provincia interviene sulla vicenda delle dimissioni del dg Benetollo, che sta scatenando una bufera politica. Lucia Coppola (Verdi): "Sulla vicenda di Sara Pedri si consenta alla commissione ministeriale di fare piena luce sulla situazione nel reparto". Segnana e Fugatti, fiducia a Benetollo

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TRENTO. Si rincorrono nel mondo poltico le reazioni sulla vicenda delle dimissioni del direttore generale dell'Apss, intrecciate, come ha spiegato il presidente della giunta provinciale, Maurizio Fugatti, con la vicenda della delibera con cui il 7 giugno scorso l'Azienda sanitaria ha rinnovato il mandato al direttore del reparto di ginecologia del'ospedale Santa Chiara, un reparto che è oggetto di indagini seguite alle denunce sul clima di lavoro.

I primi a parlare pubblicamente del problema sono stati i parenti di Sara Pedri, la giovane ginecologa di cui non si hanno più notizie da inizio marzo, seguiti poi da altri operatori del reparto che hanno descritto condizioni molto pesanti all'interno del reparto.

Interviene sulla questione anche l'ex presidente provinciale e già assessore alla sanità, Ugo Rossi (ex Pat, ora di Azione): «Premesso che la scelta dei primari e la gestione delle loro carriere spetta all'azienda sanitaria e al direttore generale della stessa, una cosa mi ha colpito.

Il presidente Fugatti ha dichiarato che solo ieri primo luglio è stato informato di una delibera adottata dal direttore Benetollo con cui venivano confermati alcuni primari, fra cui quello di ginecologia di Trento. Un'affermazione sorprendente.

Il fatto che sia stata assunta il 7 di giugno e che in tutto questo tempo nessuno negli uffici dell'assessorato si sia "imbattuto" in una delibera di tale importanza normalmente e regolarmente pubblicata sul sito dell'Azienda sanitaria è non solo altrettanto sorprendente ma anche sconcertante perché significherebbe che in assessorato non sia abitudine consultare la sezione delibere del sito dell'azienda sanitaria.

Sorpresa e sconcerto a parte una domanda pero' sorge spontanea: ma Azienda sanitaria e assessorato non si parlano?».

Critica anche Lucia Coppola (Verdi): «Le dimissioni del direttore generale dell' Azienda Sanitaria, Pier Paolo Benetollo, gettano se possibile ancora più nello sconcerto i cittadini che stanno seguendo con apprensione la triste vicenda.

Si auspica che la commissione interna faccia il proprio lavoro con la dovuta obiettività e indipendenza, che l'Ordine dei medici tuteli l'onorabilità e la professionalità di coloro che possono aver subito vessazioni.

Che la commissione ministeriale venga messa nelle condizioni di lavorare facendo luce su tutto. Che si proceda con trasparenza e coraggio.

Che nessuno più, in un reparto ospedaliero, debba essere umiliato e soffrire mentre compie un servizio di così grande responsabilità e valore, in un clima di intimidazioni e omertà».

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