Salute / I numeri

Con il Covid, calate del 37% in un anno le visite specialistiche in Trentino

L’assessore Segnana ha fatto il punto in Consiglio Provinciale: le vaccinazioni proseguono al meglio, «siamo fra i migliori d’Italia per utilizzo delle dosi e per copertura della popolazione anziana e fragile»

TRENTO. "La situazione dei rinvii delle visite specialistiche a causa della pandemia è meno grave rispetto al resto d'Italia anche se si è registrato, nel corso della pandemia, un calo del 37% delle prestazioni specialistiche con esenzione".

Lo ha detto - a quanto riporta una nota - l'assessore alla salute della Provincia di Trento, Stefania Segnana, durante la seduta odierna del Consiglio provinciale. A quanto riferito, il calo delle visite di controllo è stato il minore tra quelli registrati in Italia, con un indice del -20%. Per le visite legate ai tumori il dato è di -3%.

Segnana ha poi riferito sulla pandemia., La situazione dei contagi in Trentino è in continuo migliorament, ha dettoo: l'Rt è pari a 0,69, il tasso di occupazione dei posti letto per i pazienti Covid-19 è del 25% e l'occupazione delle terapie intensive del 41%.

A quanto specificato poi da Segnana, la Provincia di Trento ha sospeso, in base al parere espresso dal Cts e dall'Aifa, le vaccinazioni al personale scolastico e alle forze dell'ordine, per dare la massima priorità alle persone fragili e agli anziani. Tutte le seconde dosi dei vaccini Pfizer e Moderna sono state spostate da 21 a 42 giorni, per permettere di estendere il più possibile le prime dosi.

Il Trentino, ha ricordato, è in testa alla classifica nazionale delle vaccinazioni degli ultra 80enni (86,14%) e tra le prime per i settantenni (27,8%). Più di 98.000 persone hanno ricevuto la prima dose e 41.000 la seconda, mentre il flusso delle dosi (l'88,6% è stato somministrato) sta crescendo. Il 100% degli ospiti delle Rsa hanno ricevuto la copertura. Secondo le stime fornite dall'assessore, entro la prima settimana di maggio verrà vaccinato l'80% della popolazione superfragile (circa 18.000 persone), ed entro il prossimo mese 5.000 "caregiver" (le cui prenotazioni al Cup si apriranno domani.

Il Consiglio provinciale di Trentoinfine  ha approvato oggi quattro risoluzioni sulla gestione dell'emergenza Covid, allo scopo di sensibilizzare la cittadinanza in materia di vaccinazioni, aprire le Rsa alle visite dei parenti senza barriere, acquisire dati sull'esito dell'apertura delle scuole dell'infanzia nel luglio 2020 e utilizzare formule innovative di didattica in presenza e potenziare il servizio di trasporto degli studenti.

Sono state approvate all'unanimità la risoluzione 84, proposta dalla consigliere Paola Demagri (Patt) per sensibilizzare la cittadinanza sull'importanza delle vaccinazioni anche non obbligatorie, e la risoluzione 85, proposta dal consigliere Paolo Zanella (Futura), che impegna la Giunta a definire in tempi brevi linee guida per l'apertura delle case di riposo alle visite dei familiari senza barriere.

E' stato accolto all'unanimità il primo punto della risoluzione 86 proposta da Filippo Degasperi (Onda Civica), che impegna la Giunta a trasmettere al Consiglio provinciale una relazione sugli esiti del prolungamento del servizio di scuola dell'infanzia avvenuto a luglio 2020, e parte della risoluzione 87, sempre di Degasperi, per una didattica nella natura e per potenziare il trasporto degli studenti attraverso vettori privati.

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