Ospedali trentini senza 18 primari L'ammissione dell'assessora Segnana

di Luisa Maria Patruno

Negli ospedali del Trentino mancano ben 18 primari, tra cui i vertici di reparti fondamentali in questa situazione di emergenza per la pandemia da Covid-19, come rianimazione 1 dell'ospedale di Trento, microbiologia e virologia, pneumologia dell'ospedale di Trento e il servizio di epidemiologia clinica e valutativa. Lo ha comunicato ieri l'assessora provinciale alla salute, Stefania Segnana, rispondendo in consiglio provinciale al suo predecessore Luca Zeni (Pd) che sulla questione dei posti dirigenziali vacanti - in alcuni casi da molto tempo - ha presentato una interrogazione per conoscere la dimensione del fenomeno.

L'assessora ha fornito l'elenco delle 18 unità operative attualmente prive di vertice, specificando che in 10 casi c'è una procedura concorsuale in atto mentre per altre 8 è in fase di conclusione. Ecco di seguito i primariati ancora da ricoprire: Anestesia e rianimazione 1 ospedale di Trento (vacante a scavalco); Chirugia generale ospedale di Borgo (procedura in corso); Chirurgia generale ospedale di Cavalese (procedura in corso); Cure primarie Valsugana e Tesino, Alta Valsugana e Bernstol, Primiero (procedura in corso); Geriatria ospedale di Trento (vacante a scavalco); Laboratorio di sanità pubblica (ad esaurimento); Medicina interna ospedale di Cavalese (procedura in corso); Medicina interna ospedale di Trento (vacante con facente funzione); Medicina legale (procedura in corso); Microbiologia virologia ospedale di Trento (vacante con facente funzione); Neonatologia e terapia intensiva neonatale (vacante a scavalco); Neurologia ospedale di Rovereto (vacante a scavalco); Ortopedia e traumatologia ospedali di Trento e Borgo (vacante con facente funzione); Pneumologia ospedale di Trento (procedura in corso); Reumatologia ospedale di Trento (procedura in corso); Servizio epidemiologia clinica e valutativa (procedura in corso), Servizio governance clinica (procedura in corso).

Come già noto, la Provincia non ha ancora sostituito neppure il dirigente del Servizio politiche sanitarie, Andrea Maria Anselmo, diventato a dicembre direttore amministrativo dell'Azienda sanitaria, e il suo posto è stato «affidato temporaneamente al dirigente generale del Dipartimento salute» Giancarlo Ruscitti. Così come, sempre «ad interim» il direttore sanitario Antonio Ferro dal 9 dicembre scorso è anche direttore del Dipartimento prevenzione «in considerazione delle sue specifiche competenze ed esperienze professionali».«Diciotto primari ancora da nominate - ha commentato il consigliere Zeni - sono tanti e sappiamo che alcuni di questi mancano da più di un anno come Reumatologia , da 20 mesi, o anche Ortopedia a Trento. Non c'è un riferimento progettuale in reparti importanti e viene da chiedersi se questa attesa nella nomina dei primari sia legata alla facoltà di Medicina e alle aspettative di qualche facoltà di essere coinvolte nella gestione dei primariati e questo può rappresentare dei rischi».

Secondo l'ex assessore alla salute sarebbe necessaria «la massima attenzione a non lasciare scoperti i ruoli apicali da cui dipendono scelte e persone , sia sul versante amministrativo come su quello medico, riducendo il più possibile scavalchi e affidamenti "ad interim"» a dirigenti già impegnati in altri incarichi. Ma per ora è proprio quanto sta accadendo in molti casi.

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